03 Maggio 2014, 13:11
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PALERMO – Un meccanismo ben collaudato, infallibile. Almeno fino a qualche settimana fa, quando una delle sue “clienti” ha intuito di essere vittima di un raggiro ed ha raccontato tutto alla polizia. Ad essere denunciata a pide libero con l’accusa di truffa aggravata è stata una donna di 59 anni, M.R.B, che in circa cinque anni aveva intascato decine di migliaia di euro grazie alla fiducia che riusciva a conquistare con l’inganno.
Si definiva “sensitiva” e, con la lettura delle carte e le eventuali sedute spiritiche sarebbe stata in grado non solo di mettere in contatto chi si rivolgeva a lei coi propri cari defunti, ma anche di “togliere il malocchio”. In realtà, chi si recava dalla sedicente maga, veniva letteralmente adescato e poi invitato a partecipare alle sedute esoteriche nell’appartamento della donna, dalle parti della stazione centrale. In base a quanto ricostruito, la donna si sarebbe dedicata negli ultimi anni all’acquisizione di più informazioni possibili sulle sue vittime, tutte persone facoltose.
Sapeva se recentemente avevano perso qualche parente, se la loro situazione sentimentale era precaria, come d’altronde quella lavorativa. A quel punto, toccato il punto debole di chi finiva nel suo mirino, il gioco era fatto: definendosi “medium” faceva finta di parlare con i defunti, in grado di aiutare chi era in vita. E per ogni seduta il cliente doveva sborsare almeno mille euro. In circa cinque anni, il business messo in piedi dalla fantomatica “fattucchiera” sarebbe lievitato progressivamente. Fino a raggiungere numeri da capogiro. Ma l’ultima volta qualcosa è andato storto.
La vittima si è resa conto di essere raggirata e si è rivolta alle forze dell’ordine. Nonostante la finta cartomante avesse dimostrato di conoscere dettagli della vita privata delle persone che avvicinava sostenendo di averli appresi dai defunti, la continua richiesta di denaro ha fortemente insospettito qualcuno: per interrompere un maleficio nei confronti di una donna, non sarebbero infatti bastati i duecento euro sborsati durante un primo incontro, ma altri soldi che sarebbero stati utili a concludere il “rito” che interrompesse il maleficio. I poliziotti, informati da chi ha presentato denuncia, si sono nascosti nell’abitazione della vittima e hanno assistito all’incontro.
Nel momento in cui la sedicente chiromante ha lasciato l’abitazione, gli agenti l’hanno bloccata per strada. La polizia invita eventuali altre vittime a contattare la questura o il commissariato, le indagini sono infatti tuttora in corso per accertare che la finta chiromante non avesse complici e rintracciare altri clienti finiti nella sua trappola.
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03 Maggio 2014, 13:11