Segregata e costretta a prostituirsi | L’incubo di una donna di Partinico

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29 Marzo 2017, 10:16

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PARTINICO (PALERMO) – Per sei anni ha subito violenze vivendo con l’uomo che la costringeva a prostituirsi. I carabinieri di Partinico, nel Palermitano, hanno messo fine all’incubo di una donna di 28 anni, che ha subito le violenze e la sopraffazione di un 51enne con cui era andata a convivere nell’estate del 2010. L’uomo, finito in carcere su disposizione del gip Roberto Riggio, deve rispondere di sequestro di persona, riduzione in schiavitù, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre che di lesioni. La donna viveva da segregata in un’appartamento chiuso a chiave dall’esterno e con le finestre sbarrate da tavole di legno ed era costretta a prostituirsi con uno o più uomini. Gli appuntamenti erano gestititi dal compagno, che la picchiava davanti ad ogni suo rifiuto. Una trsite sotria di degrado e solitudine consumatasi tra i comuni di Cinisi, Partinico e Terrasini. dal luglio 2010 all’aprile 2016.

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I rapporti sessuali avvenivano in casa o in auto: per ogni prestazione il compenso era di 20 euro e, in aggiunta, anche generi alimentari. Le indagini, dirette dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Siro De Flammineis e coordinate dal procuratore Francesco Lo Voi, sono partite dalla denuncia presentata dalla vittima. La donna, accompagnata dal padre, nel maggio scorso ha raccontato tutto in lacrime ai carabinieri di Partinico che hanno trovato conferme al suo racconto da parte di una trentina di clienti che avevano avuto rapporti sessuali con lei. La donna, che ha più volte fatto ricorso alle cure dell’ospedale, ha anche subito un aborto per via delle violenze a cui era stata sottoposta.

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29 Marzo 2017, 10:16

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