Sei comuni pronti al voto| Le sfide a Monreale e Bagheria

di

07 Aprile 2019, 06:30

3 min di lettura

PALERMO – L’appuntamento elettorale è fissato per la prima domenica dopo Pasqua e coinvolgerà, in provincia di Palermo, oltre 100 mila cittadini. La politica locale non vive solo di Europee, visto che prima delle votazioni per il rinnovo del Parlamento di Bruxelles in sei comuni si voterà per scegliere sindaci e consigli comunali. Il 28 aprile saranno chiamati alle urne centri importanti come Bagheria, Cinisi e Monreale, ma anche Bompietro Borgetto e Roccamena: sfide che saranno un antipasto dello scontro fra partiti che andrà in scena a fine maggio, visto che almeno nei comuni più grandi ci saranno simboli e nomi ben noti.

L’ufficio elettorale della Regione ha però precisato che l’ultima riforma votata dall’Ars non avrà necessariamente effetti immediati: l’allargamento delle giunte, per esempio, potrà avvenire solo dopo l’adeguamento degli statuti e quindi il numero degli assessori da indicare in campagna elettorale rimarrà invariato; nei comuni invece in cui c’è un solo candidato e in cui quindi è necessario raggiungere il doppio quorum (voti validi e votanti), non si conteranno più gli elettori iscritti all’anagrafe del residenti all’estero, l’Aire. L’eventuale ballottaggio è fissato per il 12 maggio.

La sfida più attesa è quella di Bagheria, dove l’uscente Patrizio Cinque, ex M5s, non si ripresenterà, lasciando spazio a una contesa piena di sorprese: i grillini punteranno su Romina Aiello, attualmente assessore, che potrà contare sulla sola lista del Movimento e dovrà tentare di mantenere uno dei primi comuni siciliani ad essersi “tinti” di giallo. Nutrita la platea dei pretendenti: ci sono l’indipendente Alessandra Iannì, l’esponente della sinistra Antonio Belvedere ma anche Filippo Tripoli e Gino Di Stefano. Il primo, considerato vicino all’area popolare, è appoggiato anche da ampi settori del Partito Democratico, sebbene il simbolo dem non sia stato presentato, e da Fratelli d’Italia, mentre il secondo ha dalla sua il resto del centrodestra con tanto di loghi ufficiali: Diventerà Bellissima, Forza Italia, Udc e Lega.

Articoli Correlati

Non meno sorprendente la sfida a Monreale, dove l’uscente Piero Capizzi tenta il bis con l’appoggio di una parte del Partito Democratico e pezzi del centrodestra ma dovrà fare i conti con ben sette sfidanti. Nella città normanna le classiche coalizioni si sono divise e procedono in ordine sparso: l’ex primo cittadino Salvino Caputo ha incassato il sostegno di Forza Italia ma non della Lega, che ha virato su Giuseppe Romanotto; in campo anche Alberto Arcidiacono, che ha tra le sue liste anche quella di Diventerà Bellissima, e il grillino Fabio Costantini. Candidato anche Massimiliano Lo Biondo, vicino ai dem ma sostenuto da una lista civica, così come Roberto Gambino, ex vicesindaco ed ex esponente del centrosinistra che già aveva tentato la corsa nel 2004. Completa la rosa Benedetto Madonia.

Più “semplici” le competizioni negli altri comuni. A Cinisi ci riprova l’uscente Giangiacomo Palazzolo, che dovrà fare i conti con Giuseppe Manzella, presidente del consiglio comunale, e Salvo Palazzolo; a Bompietro sfida a due fra l’ex vicesindaco Giuseppe Sabatino e Pier Calogero D’Anna, presidente del consiglio comunale. A Borgetto le elezioni metteranno fine al commissariamento: aspirano alla poltrona di primo cittadino la grillina Anna Maria Caruso, l’ex assessore Marco Briguglio (vicino a Fratelli d’Italia) e l’ex sindaco Luigi Garofalo. A Roccamena corsa solitaria per l’ex sindaco Giuseppe Palmeri.

Pubblicato il

07 Aprile 2019, 06:30

Condividi sui social