La mamma di Vito Lo Iacono può piangere sul corpo del figlio

Sei mesi di indagini e angoscia e il dolore di due madri

Un'attesa sospesa tra due famiglie. Martedì i funerali di Vito.
IL PESCATORE MORTO
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PALERMO – Il corpo di Vito Lo Iacono fu ritrovato il 21 giugno, ma solo poche ore fa è arrivata la conferma che si tratta del povero pescatore morto nel naufragio del peschereccio ‘Nuova Iside’.

Ci sono voluti sei mesi prima che arrivasse la più tragica delle risposte. Sei mesi di speranza, perché una madre non smette mai di sperare, e di angoscia. Quel che restava del corpo, in avanzato stato di decomposizione, fu recuperato dalla guardia costiera a largo di San Ferdinando.

All’inizio le indagini presero una strada diversa. Una strada ancora una volta segnata dal dolore di una madre che da due anni urla “ridatemi mio figlio”.

Si ipotizzò, infatti, che il corpo appartenesse a Francesco Vangeli, 26 anni di Scaliti di Filandari, in provincia di Vibo Valentia, inghiottito dalla lupara bianca il 9 ottobre del 2018. C’erano dei segni sul corpo – come le mani legate e forse il foro di un colpo di fucile, e altri che vanno omessi perché macabri e oggi inutili – che fecero ipotizzare una morte violenta. In realtà le mani erano state legate durante le operazioni di recupero in mare. Un indumento convinse la madre del giovane calabrese che si trattasse del figlio.

L’esame del Dna ha stabilito, invece, che quel corpo, è di Vito Lo Iacono, morto in mare mentre si spaccava la schiena per pescare. Una mamma siciliana adesso piange davanti al corpo del figlio. Una mamma calabrese non ha una tomba su cui posare un fiore.

Martedì i funerali di Vito

Si terranno martedì 15 dicembre, alle 14,30, in Chiesa Madre, i funerali di Vito Lo Iacono, il 27enne comandante del motopesca Nuova Iside affondato il 12 maggio scorso al largo di San Vito Lo Capo, così scrive l’agenzia Ansa. Le esequie saranno celebrate dall’Arcivescovo di Monreale Monsignor Michele Pennisi. Di Lo Iacono non si avevano più notizie da quel incidente in cui morirono pure il padre di Vito, Matteo Lo Iacono di 53 anni e il cugino Giuseppe Lo Iacono di 34 anni. Era stato dichiarato disperso e solo ieri, la madre Rosalba Cracchiolo e, la compagna di Vito, Giovanna Leone, hanno finalmente avuto conferma che il corpo privo di vita riemerso in Calabria il 15 giugno scorso, fosse proprio quello del loro congiunto. La salma di Vito attualmente si trova custodita presso l’Istituto di Medicina Legale di Bari.


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