24 Ottobre 2019, 17:44
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5,8 milioni di pensionati italiani, il 36,3 per cento del totale, nel 2018 percepivano una pensione pari o inferiore a 1.000 euro al mese. Lo comunica l’Inps pubblicando i dati del suo Osservatorio su prestazioni pensionistiche e beneficiari, uno tra i quali in forte contrasto col primo: sono 285.445 i pensionati italiani che hanno redditi da pensione superiori a 5.000 euro mensili.
Nel complesso la spesa raggiunge i 293,3 miliardi e i beneficiari sono qualche migliaio in più di 16 milioni. Ognuno di loro percepisce in media 1,4 pensioni, anche di diverso tipo. Rispetto al 2017, il numero delle prestazioni è diminuito dello 0,1% e il corrispondente importo complessivo annuo è aumentato del 2,2%.
Le donne rappresentano la quota maggioritaria, cioè il 52,2 per cento del totale dei pensionati; a percepire il 55,9 per cento dei redditi pensionistici, però, sono gli uomini: l’importo medio dei trattamenti percepiti dalle donne infatti è inferiore del 28 per cento rispetto a quello degli uomini (15.474 euro contro 21.450).
Per quanto riguarda le pensioni del 2019, finora l’Inps ne ha liquidate 373.338 nei primi nove mesi dell’anno. Si assiste a un crollo delle uscite per vecchiaia, 63.926 contro le 141.861 dell’intero 2018; crescono in percentuale invece le pensioni anticipate, complici l’allungamento dell’aspettativa di vita, l’adeguamento dell’età di accesso alla pensione tra donne e uomini, e probabilmente l’introduzione di Quota 100.
L’importo medio delle pensioni. Per i lavoratori dipendenti è di 1.384 euro per i lavoratori dipendenti, ma la forbice è ampia: si va dai 2.081 euro delle pensioni anticipate ai 747 per le invalidità, passando per i 1.158 per le pensioni di vecchiaia. Quello per i coltivatori diretti, invece, è di 676 euro. Per gli artigiani la prestazione media è di 1.049 euro, per i commercianti ammonta a 1.090, mentre per i parasubordinati è di 244 euro medi al mese.
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24 Ottobre 2019, 17:44