26 Aprile 2011, 13:10
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Dopo tanto ‘travaglio’ tra le commissioni dell’Ars e sala d’Ercole, la semplificazione amministrativa è diventata realtà anche in Sicilia. Entra in vigore oggi, infatti, la riforma della pubblica amministrazione che porta la firma dell’assessore regionale alla Funzione Pubblica, Caterina Chinnici.
La legge, venticinque articoli, suddivisi in 3 titoli e altrettanti capi, introduce un più moderno sistema di regole riguardo al procedimento amministrativo che, ponendo il cittadino al centro dell’azione pubblica, allo stesso tempo, consente alla Regione di promuovere nuove e più ricche opportunità di crescita civile, economica e culturale della società siciliana. L’obiettivo è lo snellimento e la modernizzazione dell’apparato burocratico regionale, per accrescere efficienza e competitività. La legge, voluta dalla giunta e approvata all’unanimità dall’Assemblea regionale siciliana lo scorso 23 marzo, rappresenta una delle riforme chiave inserite nel programma di governo. Ecco, nel dettaglio, i cardini principali della norma.
Il timer ai procedimenti amministrativi
Per quanto riguarda la conclusione dei procedimenti amministrativi (art.2), le singole amministrazioni regionali e locali dovranno, entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge, procedere a un riesame dei procedimenti amministrativi di rispettiva competenza per individuare i tempi di conclusione degli stessi, che non potranno superare i 60 giorni o, solo per procedimenti di particolare delicatezza o maggiore complessità, i 150 giorni. Dopo sei mesi dall’entrata in vigore della legge, i procedimenti per i quali non siano stati individuati i termini massimi dovranno concludersi in 30 giorni.
Sanzioni per i funzionari
La legge (art. 2 e 5) introduce anche forme di responsabilità disciplinare, amministrativa e dirigenziale nei confronti dei funzionari che ritardano od omettano di adottare il provvedimento conclusivo del procedimento. Previsto, inoltre, l’obbligo del risarcimento del danno ingiusto da parte della pubblica amministrazione nelle ipotesi di inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento.
Amministrazione digitale
Le principali novità riguardano l’introduzione di forme di pagamento informatico, lo scambio telematico di dati tra imprese e pubblica amministrazione, l’uso della posta elettronica certificata, l’accesso ai servizi in rete, l’utilizzo della firma digitale e l’arricchimento dei siti istituzionali.
Scia e Suap
Introdotto (art.6) il meccanismo della Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività (che prende il posto della Dia, la Dichiarazione di inizio attività). È una procedura semplificata che consente per gli atti di autorizzazione, licenza, permesso e, comunque, a contenuto non discrezionale l’avvio dell’attività dalla data di presentazione dell’istanza. I controlli saranno svolti nei 60 giorni successivi. L’avvio immediato dell’attività non e’ consentito qualora sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali. In tema di Suap, lo Sportello unico per le attività produttive, la legge (art. 10) provvede a innovare la disciplina, adeguando la normativa regionale a quella statale. Tra le principali novità l’individuazione dello Sportello quale unico soggetto pubblico responsabile per tutti i procedimenti che abbiano a oggetto l’esercizio di attività produttive. Il Suap dialogherà in maniera telematica.
Trasparenza amministrativa
Prevista (art. 12) più trasparenza nella pubblica amministrazione con l’utilizzo dei siti web per la diffusione dei dati relativi ai bilanci, alla spesa per il personale, ai curricula dei soggetti esterni. Sempre sui siti dovranno essere diffusi i moduli e i formulari per la presentazione di istanze da parte del cittadino. Si prevede la pubblicazione degli atti amministrativi sui siti internet e la diffusione delle buone pratiche amministrative.
Il Codice Vigna
Di grande rilievo è il recepimento (art. 15) del “Codice Antimafia ed Anticorruzione” noto come “Codice Vigna”, il cui scopo è quello di contrastare il rischio di diffusione della corruzione e infiltrazioni di tipo mafioso all’interno delle pubbliche amministrazioni.
Abolita la commissione edilizia
Allo scopo, infine, di favorire lo snellimento e l’accelerazione del procedimento amministrativo, la legge (art.19) ha soppresso la commissione edilizia e ha abbreviato i termini dell’iter preordinato al rilascio della concessione edilizia.
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26 Aprile 2011, 13:10