Senato, centrodestra avanti | Ingroia non sfonda in Sicilia

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21 Gennaio 2013, 13:30

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PALERMO – Centrodestra avanti di un punto rispetto al centrosinistra. E Rivoluzione civile fuori dal computo dei seggi. Il dato riguarda le elezioni al Senato, ed è il frutto di un sondaggio di Renato Mannheimer per il Corriere della Sera. Una rilevazione che descrive il risicato vantaggio del centrodestra, appunto, che si attesta al 29,6%, esattamente un punto avanti al centrosinistra. “Ma è necessario ricordare – precisa lo stesso Mannheimer sul Corriere – che, in questo genere di sondaggi, vi è un margine di approssimazione statistica superiore a questo divario. Appare dunque arduo effettuare una stima”.

Ma il sondaggio, la cui rilevazione è datata “gennaio 2013” potrebbe ancora non tenere del tutto conto della scelta di Raffaele Lombardo di transitare col Pdl. Il divario, insomma, potrebbe essere più ampio di quello descritto. Insomma, quello siciliano sarà un nodo intricato e importantissimo. Dall’Isola, insieme a poche altre Regioni italiane, passerà la governabilità nella prossima legislatura, dove il centrosinistra potrebbe contare su una netta maggioranza alla Camera, ma numeri assai meno rassicuranti al Senato, dove il premio di maggioranza viene calcolato, appunto su base regionale.

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Dietro i due “poli”, ecco il Movimento cinque Stelle, che in Sicilia otterrebbe numeri (forse anche per l’effetto delle recenti elezioni Regionali) di gran lunga migliori rispetto alle altre Regioni considerate nel sondaggio (Lombardia, Veneto, Campania e Puglia). Nell’Isola, infatti, il movimento dei “grillini” si attesta intorno al 18,3%, mentre nelle altre Regioni, il dato oscilla tra l’8,5% della Lombardia e il 12,9% della Puglia. Il Centro, che fa capo alle liste di Monti, si piazza al 16,6%, più o meno sui livelli delle altre regioni.

Ma nel sondaggio di Mannheimer, è un altro il dato che certamente salta all’occhio. La “Rivoluzione civile” dei palermitani Ingroia e Orlando, al Senato non “sfonda”. E, stando ai sondaggi, sarebbe molto lontana dalle percentuali necessarie per ottenere seggi a Palazzo Madama: 4,9%, a fronte di un 8% necessario per le liste non apparentate. Ma al di là del numero “isolato”, è dal confronto con le altre Regioni che emerge il vero dato “politico”: il movimento a “forti tinte siciliane” di Ingroia, otterrebbe nell’Isola numeri molto più modesti, ad esempi, del Veneto (quasi un punto percentuale in più) e della Puglia (al 5,6%). Mentre funzionerebbe il traino di De Magistris in Campania: lì Rivoluzione civile è data all’8,3%. Quindi in linea per l’ingresso al Senato. Che al momento, pare un miraggio per i candidati delle liste siciliane dei sicilianissimi Ingroia e Orlando.

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21 Gennaio 2013, 13:30

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