05 Febbraio 2016, 08:30
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PALERMO – Una certezza nella trasferta di Reggio Emilia c’è: Guillermo Barros Schelotto e Giovanni Tedesco saranno costretti a rivedere un undici titolare finora mai variato. Dalla convincente prova casalinga con l’Udinese all’ultima prestazione per nulla positiva col Milan, la strana coppia della panchina rosanero ha sempre schierato la stessa formazione di partenza, cercando semmai di variare tema tattico a partita in corso. La squalifica di Jajalo costringe invece il Palermo a modificare l’assetto del centrocampo, che al Mapei Stadium sarà indubbiamente meno muscolare senza l’unico vero interditore presente in rosa. Ma la necessità di cambiare non è solo prerogativa della mediana.
Senza Jajalo scalpita Cristante. Il cambio obbligato davanti alla difesa vede in pole position l’ex centrocampista del Benfica, che avrà pur ribadito di sentirsi più una mezzala, ma che in questa formazione è chiamato a indossare i panni del costruttore di gioco. Un ruolo finora ricoperto poco e non certo bene, anche se gli spezzoni di gara concessi da Schelotto e Tedesco non possono ancora essere sufficienti per giudicare il suo impatto col Palermo. Un giudizio che potrebbe prendere forma in quel di Reggio Emilia, dove la sua presenza sarà fondamentale data l’emergenza a centrocampo. I due veri registi presenti in rosa, ovvero Brugman e Maresca, non sono ancora al top della condizione, dunque difficile che possano rappresentare un’alternativa all’ex Benfica.
I cambi, però, non potrebbero riguardare solamente il centrocampo. La difesa ballerina vista contro il Milan dovrà per forza subire qualche cambio. Aljaz Struna, sostituito all’intervallo, ha riportato un affaticamento muscolare che con ogni probabilità lo terrà fuori per la trasferta in terra emiliana. Al suo posto è pronto Michel Morganella, già subentrato allo sloveno a partita in corso e deciso a riprendersi quella maglia da titolare mai realmente trovata dal rientro dopo il lungo infortunio. Per lo svizzero potrebbe essere la chance definitiva per riappropriarsi di un posto nell’undici, anche nel 4-3-3 di Schelotto.
Sempre in difesa, bisognerà fare dei ragionamenti sull’asse centrale. Perché se da un lato è vero che la coppia titolare (salvo squalifiche) è sempre stata composta da Gonzalez e Goldaniga, non si può far finta di nulla sugli errori del giovane centrale richiamato in estate dal Perugia. All’esordio positivo da titolare con la Lazio hanno fatto seguito una serie di prestazioni al di sotto della sufficienza, con un 2016 da incubo: scherzato da Ilicic contro la Fiorentina, incapace di contenere Pavoletti col Genoa, decisivo con due falli da rigore evitabili contro Carpi e Milan, quest’ultima un’ingenuità a dir poco clamorosa. Un turno di riposo, approfittando dell’impegno ravvicinato, potrebbe solo fargli del bene.
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05 Febbraio 2016, 08:30