04 Agosto 2014, 18:32
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PALERMO – Protestano i 115 lavoratori dell’Ati Group, l’azienda edile confiscata alla mafia, dell’ex gruppo Aiello di Bagheria. Tre lavoratori edili sono arrampicati sulla gru all’interno del cantiere di Villa Santa Teresa: senza stipendi interi ormai da tempo, negli ultimi sei mesi hanno ricevuto solo acconti, e quasi sempre in ritardo. L’ultimo acconto, di 400 euro, l’hanno preso a giugno. Come a febbraio scorso, quando due operai si arrampicarono, anche oggi l’esasperazione ha spinto gli operai a salire sulla gru e a non voler più scendere. “Ci sono impiegati senza stipendio dall’inizio dell’anno. E gli operai avanzano circa 2 mila euro a testa, con le difficoltà che questo comporta per affrontare la vita quotidiana – dichiara Franco Macaluso, della Fillea Cgil di Palermo -. A febbraio l’azienda, in amministrazione giudiziaria, si era impegnata a ricondurre tutto nella normalità nell’arco di 20-30 giorni. Così non è stato. Ci dicono che ci sono trattative in corso con la Provincia per incassare alcune somme. Non si intravede nessuna prospettiva concreta. Stiamo chiedendo un incontro al prefetto per una riunione con l’Agenzia per i beni confiscati e l’azienda”.
La Fillea lancia una provocazione: “Tutta l’azienda di Villa Santa Teresa è confiscata alla mafia e in amministrazione giudiziaria. Ma negli altri siti, in ambito sanitario e ospedaliero, e in alcuni comparti amministrativi, le paghe arrivano regolarmente. Per tutti tranne che per gli edili i soldi ci sono. Si trovi allora una soluzione condivisa per tutti”.
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04 Agosto 2014, 18:32