Sequestrati 400 giochi pericolosi |Indagato il titolare del negozio - Live Sicilia

Sequestrati 400 giochi pericolosi |Indagato il titolare del negozio

I dipendenti del punto vendita pagati due euro l'ora

CATANIA –  Merce senza certificazione Cee: indagato il titolare di un negozio cinese. Nella giornata di ieri, il personale del Commissariato Borgo Ognina, insieme al personale della Polizia Municipale, ha effettuato dei controlli mirati al contrasto dell’illegalità diffusa in riferimento alla vendita di prodotti privi di marchio Cee in occasione delle festività natalizie che, come noto, potrebbero essere non sicuri e al contrasto delle violazioni in materia dei diritti dei lavoratori.  Particolare rilievo assume il controllo effettuato all’interno di un negozio cinese ubicato in Viale Vittorio Veneto. All’interno del negozio, infatti, sono stati rinvenuti numerosi prodotti, tra cui circa 400 giocattoli posti in vendita privi del marchio Cee, il cui utilizzo potrebbe divenire pericoloso per i bambini, ma anche 140 prodotti elettrici di uso domestico a bassa tensione e 150 accendini di vario tipo privi di dispositore di sicurezza per bambini e privi anch’essi di marchio. La merce è stata tutta sequestrata e al titolare sono state comminate sanzioni amministrative per un ammontare di circa 3.000 euro. Ma non è finita qui. Il titolare pagava alle proprie dipendenti, per dieci ore giornaliere, due euro l’ora. Una paga da fame accettata, come ha riferito una dipendente, da necessità stringenti di sbarcare il lunario: venti euro senza contratto per un lungo turno dalle 8.30/13.30- 15.30/20.30. Inoltre, il titolare, non ha garantito condizioni salubrità sui luoghi di lavoro e, tra l’altro, non ha messo a disposizione dei propri dipendenti gli spogliatoi e gli armadietti così come previsto dalla legge. Durante le operazioni è stata anche accertata anche la presenza dei genitori del titolare che, senza contratto di lavoro, sono stati trovati all’interno di detto esercizio commerciale a lavorare. Il titolare del negozio in questione, interpellato a riguardo, ha confermato di corrispondere detta esigua somma e di non aver nessun dipendente in regola circostanza che comporterà le dovute sanzioni. Per i motivi sopra esposti, il titolare H.X, di nazionalità cinese, è stato indagato in stato di libertà per il reato previsto dall’art. 603 bis del C.P. che punisce lo sfruttamento del lavoro approfittando dello stato di bisogno e di necessità dei lavoratori; il citato titolare è stato altresì indagato per reati in materia di sicurezza e prevenzione negli ambienti di lavoro ai sensi dell’art. 64 D.Lgs 81/2008.

 


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