03 Dicembre 2014, 20:10
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TRAPANI – Gioielleria in pieno centro storico a Trapani, beni immobili, appartamenti e villette, conti correnti, automobili sono stati posti sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Trapani su ordine del Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani. Il valore è di sei milioni di euro. Colpito dal provvedimento un grosso imprenditore del settore commerciale della città, Marcello Tumminia, originario di Palermo, 52 anni. Nei suoi confronti la Procura ha proposto l’applicazione della sorveglianza speciale e la confisca dei beni. Il Tribunale delle misure di prevenzione ha accolto la richiesta di sequestro preventivo, mentre avvierà il relativo procedimento il prossimo 19 gennaio. “Tumminia è un soggetto pericoloso”, ha sostenuto la magistratura producendo al Tribunale, a conclusione delle indagini condotte dal nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle, una serie di elementi. Tumminia ha precedenti per ricettazione, bancarotta fraudolenta, a metà degli anni ’90 è stato coinvolto, e condannato, per i reati di associazione a delinquere finalizzata a commettere una serie di truffe nonché per usura, ricettazione, violazione delle norme in materia creditizia, estorsione, favoreggiamento e simulazione di reato. Un elenco di precedenti che lo indicano come “attivo” nel mondo della criminalità organizzata fino al 2010. “Mai compartecipe ma promotore ed organizzatore”. Nonostante i precedenti Tumminia è potuto diventare commerciante affermato in particolare nell’ambito della vendita di preziosi. Diventando titolare con la moglie di una giopielleria nel centrale corso Vittorio Emanuele a Trapani. E secondo le indagini della Finanza “un locale attiguo alla gioielleria sarebbe stato messo a disposizione di “summit” criminosi…l’organizzazione capeggiata aveva diverse ramificazioni anche a Marsala, Castelvetrano e… Napoli”. Tumminia poi risulta avere avuto (come emerge da sentenza pronunciata a conclusione di indagine della Procura antimafia di Palermo) rapporti con mafiosi alcamesi”. Il sequestro è di ingente valore, per centinaia di migliaia di euro, riguarda anche abitazioni possedute dal Tumminia e da suoi familiari in Erice, San Vito Lo Capo.
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03 Dicembre 2014, 20:10