Sequestro da 13 milioni a Trapani | Fari puntati su Vito Marino

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16 Luglio 2015, 10:43

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TRAPANI – Uno dei loro progetti era quello di commercializzare vini con etichette del tipo “Malandrino”, “Baciamo le mani”, “Ciri Ciuri” e “Maria Carmela”. Era tutto pronto ma nel 2006 scattò la prima indagine e un primo sequestro. Attorno a quei vini sarebbe cresciuta una truffa allo Stato e all’Unione europea. Una truffa da 29 milioni di euro. Nella mattinata di oggi l’indagine, messa in atto dalla Procura di Trapani, ha registrato un salto di qualità: un nuovo sequestro nell’ambito di un procedimento preventivo del Tribunale delle misure di prevenzione e un nuovo capo di imputazione per intestazione fittizia di beni. Destinatario principale del provvedimento l’imprenditore di Paceco Vito Marino, 49 anni, figlio di Girolamo, detto ‘Mommo u nanu’, boss mafioso ammazzato nel 1986.

Stamane gli agenti di della divisione Anticrimine della questura e i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Trapani stanno eseguendo nel capoluogo e a Paceco il sequestro preventivo di beni per un valore stimato di circa 13 milioni di euro, nei confronti anche dei familiari di Vito Marino, della moglie Tiziana Sugamiele, 47 anni, e dei loro congiunti Girolamo , Salvatore e Maurizio Marino, rispettivamente di 23, 51 e 47 anni. Coinvolti sono anche Mario e Saveria Anna Morello, di 52 e 47 anni, e Antonio Giliberto di 32 anni. Tutti pacecoti.

Il sequestro ha riguardato: 40 beni immobili, 5 beni mobili registrati 13 società (capitali sociali e pertinenti complessi aziendali) tra cui Vigna Verde Srl, Olearia Pacheco soc. coop arl, Cerealseed Srl, Ma.mo Srl, Tenute Karushia soc. agricola arl e 33 tra conti correnti e rapporti bancari di altra natura.

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Vito Marino è anche imputato per la strage di Brescia del 2006, in cui vennero assassinati il faccendiere Angelo Cottarelli, la compagna e il figlio diciassettenne. Cottarelli sarebbe stato uno dei fornitori di fatture false a Marino. La Cassazione per la seconda volta ha annullato la sentenza di condanna all’ergastolo per Marino e il cugino Salvatore (omonimo dell’odierno destinatario del sequestro). Il processo a breve riprenderà dinanzi alla Corte di Assise di Appello di Milano.

 

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16 Luglio 2015, 10:43

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