16 Gennaio 2017, 19:50
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PALERMO – “Se tra i parametri presi in considerazione per valutare il grado di civiltà di un Paese c’è anche il diritto a frequentare la scuola per un ragazzo disabile, allora la Regione Siciliana dovrebbe chiudere i battenti. Nonostante nell’assestamento di bilancio si sia regolarizzato formalmente il recepimento del nuovo assetto, previsto dallo Stato, delle competenze per l’assistenza di base e specialistica per gli alunni delle scuole superiori e si siano disposte le coperture economiche, continua la barbarie più assoluta nei confronti dei ragazzi disabili e delle loro famiglie nuovamente umiliati da una burocrazia distratta e menefreghista”.
A dichiararlo sono i deputati M5S all’Assemblea Regionale Siciliana in relazione alla denuncia della madre di un ragazzo con disabilità che frequenta un un istituto scolastico di Palermo, che ha denunciato agli organi di stampa di essere costretta a tornare a scuola per accompagnare il figlio in bagno perché la Regione Siciliana non avrebbe rinnovato i servizi per mancanza di liquidità.
Una storia emblematica quella raccontata oggi all’agenzia Adnkronos dalla madre di uno studente diciottenne che frequenta un istituto tecnico. Un disagio che è conseguenza della situazione illustrata venerdì scorso da Livesicilia. Il rimpallo di competenze tra vecchie province e Regione, la mancata assegnazione delle somme necessarie e le gare andate deserte hanno creato uno stallo nei servizi di assistenza agli studenti disabili, che nei giorni scorsi ha scatenato la protesta di operatori del settore e familiari.
“Siamo vicini sia ai genitori che ai ragazzi – dicono i deputati Cinquestelle – ma sappiamo bene che la vicinanza e la solidarietà in casi come questo non bastano. Le stiamo provando tutte per far capire a questi signori che una cosa è fare annunci, un’altra è operare per il bene della collettività. Per queste ragioni – concludono i deputati – convocheremo in forma urgente l’assessore regionale Gianluca Miccichè per capire se nell’attesa del nuovo esercizio finanziario prevede già di provvedere alla liquidità necessaria a ripristinare il servizio”.
Venerdì sera la Città metropolitana di Palermo aveva comunicato lo sblocco dell’asssistenza senza attendere le mosse dell’assessorato alla Famiglia. “Il ritardo sull’avvio di questo servizio è l’ennesimo esempio di cattiva amministrazione – attacca il deputato di Forza Italia Vincenzo Figuccia -. Auspico che già domani possa essere firmato il decreto che renda disponibili le risorse, non solo per periodi di 40-50 giorni di assistenza, ma per l’intero anno scolastico, evitando ulteriori tilt nel sistema di assistenza agli studenti disabili. Città metropolitane e Liberi consorzi vengano messi nelle condizioni di far tornare al lavoro il personale che da circa venti anni svolge queste funzioni”.
Intanto, il sindaco metropolitano Leoluca Orlando ha disposto oggi, dandone comunicazione alla Regione, la ripresa immediata di tutti i servizi di assistenza per gli studenti con disabilità delle scuole superiori dell’Area metropolitana. I servizi sono stati sospesi in tutta la Sicilia a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale n. 24 del 2016 che ha trasferito alla Regione le competenze. In assenza del Bilancio di previsione regionale, gli uffici di Palazzo d’Orleans hanno comunicato alle scuole e alle città metropolitane di dovere sospendere tutte le attività di assistenza. Orlando ha invece stabilito che l’Area metropolitana di Palermo anticipi le somme, pari a circa sei milioni di euro, per conto della Regione, riprendendo “dei servizi essenziali e indispensabili che non possono essere mortificati da tempi e logiche della burocrazia che confliggono con il diritto allo studio”. A seguito della nota di Orlando, il segretario generale della Città metropolitana ha convocato per domani le cooperative e gli enti gestori dei servizi per la ripresa immediata degli stessi.
(sa.t.)
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16 Gennaio 2017, 19:50