31 Marzo 2017, 09:52
2 min di lettura
BRONTE – È arrivata dopo due anni l’aggiudicazione provvisoria della gara d’appalto, effettuata dall’UREGA, che a Bronte permetterà il completamento dei 60 alloggi di edilizia popolare in via Matteo Selvaggi. Passo successivo ora l’aggiudicazione definitiva che, nelle parole del Responsabile unico del procedimento Salvatore Caudullo, capo dell’ufficio tecnico del Comune, dovrebbe arrivare entro metà aprile. Stando a un possibile cronoprogramma, se non ci saranno ricorsi da parte delle altre imprese, a giugno i lavori dovrebbero così poter essere consegnati. Vinta la gara con un ribasso del 30%, la ditta avrà allora un anno di tempo per ultimarli.
Edifici i cui lavori iniziarono negli anni Novanta ma che, a causa della crisi finanziaria dell’allora ditta aggiudicatrice, ad oggi non sono mai stati completati. Un progetto da 8 milioni e 400 mila euro, di cui 6 milioni e 317 mila a carico dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti, 1 milione e 125 mila dell’Istituto Case Popolari di Catania e 957 mila e 600 del Comune di Bronte. Somme che serviranno anche alla riqualificazione dell’area. Oltre al completamento dei due edifici infatti, come spiega l’ingegnere Caudullo, verrà sistemata la zona a verde a loro antistante, sarà migliorato il collegamento stradale con la vicina via Generale Dalla Chiesa e sarà reso anche più agevole, allargandolo, l’ingresso nella via Selvaggi, strada lungo la quale si trovano pure un istituto scolastico e la nuova caserma dei Carabinieri, ad oggi sorta di collo di bottiglia che rende difficile il traffico in entrata e in uscita soprattutto quando in transito ci sono autobus o mezzi pesanti.
Un’aggiudicazione che sembra dare risposta ai tanti che da anni, passando di fronte a quelle incompiute, si chiedevano quando mai sarebbero state completate. Tra questi anche Salvatore Papotto, segretario del settore edile della CGIL di Catania, federazione territoriale che insieme alle provinciali FILCA CISL e FENEALUIL a fine dello scorso anno aveva chiesto un incontro in Comune proprio per sapere a che punto fosse l’iter della gara d’appalto. Un tavolo che, ad oggi non ancora tenutosi, il sindaco Graziano Calanna annuncia a breve. Se prima infatti, spiega il primo cittadino, non c’erano notizie da dare, “ora che abbiamo l’aggiudicazione possiamo discutere”. Lavori attesi non solo perché consentiranno a 60 famiglie di avere alloggi a canone sostenibile, e quindi destinati sia a nuclei in difficoltà che a famiglie con reddito più alto ma senza casa, ma anche, come evidenziato dallo stesso Papotto, di potere creare occupazione, recuperando appartamenti alcuni dei quali, continua il segretario, ad oggi utilizzati come ricovero di fortuna da extracomunitari che di notte cercano lì riparo.
Pubblicato il
31 Marzo 2017, 09:52