06 Dicembre 2016, 05:31
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PALERMO – La prima volta lo incontrò nella zona di via Dante. Era “il più anziano” dei suoi clienti e le disse che faceva “il giudice”. Le era rimasto impresso e le sembrò di riconoscerlo nell’album fotografico preparato dagli investigatori.
Ecco il delicato passaggio della deposizione di Naomi nel corso dell’incidente probatorio. Una deposizione in cui la ragazza, assistita dall’avvocato Toni Palazzotto, ha ribadito di essere stata costretta a prostituirsi dal fidanzato Dario Nicolicchia quando aveva tra 15 e 17 anni.
In aula assieme al giudice per le indagini preliminari Lorenzo Matassa c’erano i clienti: avvocati, medici, poliziotti, imprenditori e commercianti. E sarebbe stato proprio un medico, con il quale c’era una frequentazione abituale, a presentarle il giudice: “… allora, praticamente, questa persona, cioè diciamo che la conobbimo tramite il dentista… era un suo amico, non lo so, un suo conoscente, non ricordo come sono andate bene le cose, come ci siamo organizzati per incontrare questa persona, però andammo da questa persona con il dentista…”. Naomi non aveva fatto menzione della circostanza al pubblico ministero Claudio Camilleri e ora sono partiti gli accertamenti.
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06 Dicembre 2016, 05:31