07 Ottobre 2015, 18:07
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PALERMO – Il giudice ha disposto una perizia psichiatrica sull’imputato. Come dargli torto. Siamo di fronte, infatti, ad un uomo che soddisfa i suoi istinti sessuali con un cane. E lo ha fatto più volte, in pieno giorno, in una strada residenziale qual è la via Liguria. Fino a quando l’uomo, un cinquantenne palermitano, non è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico. Atti osceni imposti con la forza ad un meticcio di un anno e mezzo.
L’incredibile storia andava avanti da tempo. L’imputato, con grande scandalo della signora di turno affacciata al balcone, è stato visto più volte avvicinarsi al giardino di un’abitazione al pianterreno; poi, bloccare il cane per il collare e costringerlo a partecipare ad atti sessuali fin troppo spinti per essere raccontati nei particolari. Fino a quando i proprietari dell’animale non hanno iniziato a temere il peggio. Volevano salvaguardare l’incolumità del cane e anche delle persone non potendo escludere che l’uomo potesse decidere di soddisfare in altra maniera le sue pulsioni sessuali.
Davanti ad una serie di avvocati sgomenti nell’ascoltare in aula il contesto del processo il giudice per l’udienza preliminare, Lorenzo Matassa, non ha avuto altra scelta che disporre gli accertamenti psichici sull’imputato che già in passato ha mostrato segni di squilibrio.
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07 Ottobre 2015, 18:07