Massaggi e sesso nella Palermo bene | “Un via vai di clienti fino a sera”

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09 Ottobre 2013, 18:35

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PALERMO – “Un’assurdità, una mancanza di rispetto per ciò che rappresenta questo posto”. Esordiscono così i residenti di via D’Amelio, coloro che abitano lì da trent’anni ed hanno visto coi propri occhi la cenere e i resti di ciò che l’esplosivo aveva devastato il 19 luglio del 1992. “Ricordo ancora il giorno in cui il giudice Borsellino fu ucciso – dice Anna Trinacria – ed è da allora che noi che consideriamo questo luogo sacro. Quello che succedeva ormai da mesi, invece, sembrava dimenticare cosa è successo, ma probabilmente questa gente non ne era a conoscenza”.

“E ci dispiace – continua il marito della donna – perché gli stranieri che decidono di vivere e portare avanti un’attività nella nostra città, dovrebbero documentarsi per non far sfociare quello che è già illecito in paradosso”. All’interno dei locali al piano terra dei civici 80 e 82, infatti, il centro massaggi “Elegant massage”, avrebbe offerto ai clienti degli “extra” al prezzo di trenta o quaranta euro.

Ovvero, prestazioni sessuali con due della massaggiatrici trovate nei locali dai carabinieri intervenuti sul posto. Entrambe giovanissime, sarebbero state letteralmente “coordinata” dalla titolare del centro benessere, denunciata per favoreggiamento della prostituzione. Sarebbe stata una trentunenne cinese, infatti, a fissare gli appuntamenti e a decidere il prezzo di ogni prestazione: una tattica che le aveva permesso di alimentare un voluminoso giro di affari, dovuto anche alla clientela “facoltosa” su cui l’attività poteva contare.

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“Lavoro in uno studio di architettura – dice una giovane residente – e mi capita spesso di tornare a casa tardi, intorno alle 23, per terminare dei progetti. Più di una volta ho intravisto, parcheggiando, uomini in giacca e cravatta entrare al centro massaggi. Ormai era chiaro – aggiunge – perché un posto dedicato all’estetica o al relax non resta aperto oltre la mezzanotte, ma soprattutto, non ha una clientela prettamente maschile. Tra l’altro, queste ragazze stavano spesso all’entrata in minigonna e tacchi a spillo. Lo sguardo era ammiccante, l’abbigliamento succinto”.

Il centro oggi risultava ancora aperto: le donne denunciate sono tre, ma dovrà essere la Procura di Palermo, adesso, a disporre il sequestro. E sarebbe l’ennesimo in città, il quarto in pochi mesi nella zona residenziale, come è già successo nelle vie Siracusa, Vincenzo di Marco ed Emilia: soltanto alcune delle zone tra le quali si snoda la “mappa” del sesso proibito della città.

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09 Ottobre 2013, 18:35

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