17 Settembre 2017, 16:34
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PALERMO – L’ultima curva, l’ultimo rombo del motore, gli ultimi sorrisi di una famiglia. Poi soltanto il buio tra la polvere e le lamiere, con le sirene in lontananza. In questa estate 2017 l’autostrada Palermo-Mazara ha fatto da scenario a nuovi tragici incidenti. Sette le vite spezzate: sono quelle dei componenti di una famiglia, di due motociclisti, di una giovane donna e di un 52enne. Impatti violentissimi che non hanno lasciato scampo a chi stava trascorrendo momenti felici ed è diventato vittima.
Due degli incidenti si sono verificati nei pressi della galleria di Isola delle Femmine, altri due nel tratto di A29 che si dirama da e verso Trapani, tra Fulgatore e Santa Ninfa. L’epilogo è stato in tutti i casi lo stesso, con soli due sopravvissuti: uno di loro, sta ancora lottando contro la morte. E’ il figlio minore dei coniugi Orestano, rimasti uccisi nello schianto di Ferragosto insieme alla sorella. L’auto della famiglia è precipitata dal viadotto dopo essersi scontrata con un altro mezzo, un volo di dieci metri terribile.
Poche settimane prima a rimanere ucciso in un incidente autonomo, è stato Vincenzo Salvatore Corso, 52 anni. Ha perso il controllo nei pressi di un cantiere, finendo poi contro il guardrail. Il tragitto verso Palermo ha riservato la trappola peggiore anche a Nunzia Iacono, di 31 anni. La ragazza ha perso la vita a fine giugno nell’incidente avvenuto nella galleria di Isola, la stessa in cui stava per percorrere Emmanuele Giordano, poco prima di perdere il controllo della sua motocicletta, i primi di settembre.
Aveva soltanto 26 anni, a bordo del mezzo c’era anche Roberta Pellegrino, di due anni più grande e originaria di Campofelice di Fitalia. Altre due croci sull’asfalto che hanno reso sempre più temibile quel tratto autostradale, contro il quale da anni, sono soprattutto i pendolari a puntare il dito. Chi la percorre fino a quattro volte al giorno, lo definisce “pieno di insidie e pericoli”. Alla base degli schianti ci sarebbe quasi sempre l’alta velocità e la distrazione alla guida.
“Nessuno rispetta il limite degli ottanta chilometri orari – dicono gli automobilisti interpellati da LiveSicilia – né la distanza di sicurezza. Assistiamo quotidianamente a sorpassi pericolosissimi anche in galleria, effettuati da gente che non si crea alcuno scrupolo a parlare, nel frattempo, al cellulare. Diventano sempre più necessari l’installazione di autovelox fissi e controlli costanti da parte della polizia stradale. Chi non rispetta il codice della strada, specie in quel tratto, non si rende conto delle conseguenze che può provocare”.
Una emergenza che rientra in un contesto più ampio che riguarda Palermo e provincia, dove nell’ultimo anno si sono registrati in tutto venticinque incidenti mortali in strade urbane ed extraurbane, contro i diciotto di due anni fa. La statistica di Aci ed Istat rileva, ancora una volta, tra le cause degli schianti più gravi, l’alta velocità, il mancato rispetto del codice della strada e la distrazione al volante.
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17 Settembre 2017, 16:34