Seus 118, Croce convoca il Cda ma la sua posizione è ancora in bilico

Seus 118, Croce convoca il Cda ma la sua posizione è ancora in bilico

Si media dopo le dimissioni annunciate a cui è seguito un nulla di fatto. Pullara: "No a pressioni partitiche"

Naviga ancora in acque agitate il Consiglio di amministrazione della Seus 118. Dopo le dimissioni del presidente Davide Croce, annunciate via Pec, un repentino cambio di rotta: il presidente è rimasto al suo posto e ieri ha portato a termine una riunione del Cda che – fanno sapere da Seus – si è chiusa con l’approvazione del bilancio societario. Il presidente veronese, quindi, è ancora al suo posto e ha convocato di nuovo il Cda per domani, venerdì 18 giugno alle 14.30, per discutere di “organizzazione aziendale e politiche del personale”. Ovvero, due dei temi che hanno messo più in difficoltà la sua governance e i rapporti con le Istituzioni. La richiesta sottesa è precisa: serve il nuovo piano industriale.

L’incontro del presidente e dei consiglieri di domani si annuncia, dunque, ad alto rischio di conflitto, con l’ombra dei partiti e delle coalizioni, esistenti e da costruire, che grava su tutto. L’assessore alla Salute Ruggero Razza e il presidente della Regione Nello Musumeci si sono blindati e sul tema non sono ancora intervenuti. I dipendenti della società sono preoccupati e aspettano che qualcuno gli comunichi qual è la situazione e cosa li aspetta. Ma i tempi potrebbero essere lunghi.

Il contratto di Croce con Seus 118, se dovesse comunque decidere di restare, è in scadenza al 30 giugno. A quel punto, toccherà al governo regionale decidere cosa fare: confermarlo o sostituirlo. E in questo secondo caso la scelta diventerebbe parecchio importante sullo scacchiere delle alleanze: lasciare il controllo all’area Lega o affidare la Seus a qualche altra forza politica. Magari proprio all’area più vicina al presidente della Regione, con la nomina dell’attuale consigliera di amministrazione, Tania Pontrelli, fedelissima di Musumeci.

Pullara: “No ai ragionamenti partitici nel campo della salute”

“Mi pare – commenta il vice presidente della Commissione Sanità dell’Ars, Carmelo Pullara – di assistere a un tiro al bersaglio, figlio delle tensioni della maggioranza, piuttosto che delle attenzioni al servizio verso i cittadini in un campo nevralgico come quello della salute in emergenza ed urgenza. Se il professore Croce, chiamato a dirigere la Seus 118 con un preciso compito, invero quello del portare avanti una riforma avvicinandoci allo schema delle altre regioni, viene messo sul banco degli imputati, non si capisce per cosa avendo applicato norme previste dal contratto, non penso che le medesime colpe non possano essere attribuite agli altri componenti del Consiglio di amministrazione. Diversamente, questo strabismo farebbe pensare a un atteggiamento volto più a liberarsi di una persona libera e fuori dagli schemi. Forse perché lo stesso, appunto perché libero, non ha accettato padrini e padroni”.

“Laicamente e disinteressatamente – conclude Pullara – mi aspetto che il Governo regionale sulla Seus abbia un approccio tecnico e non politico inteso partitico o di equilibrio di coalizione. Se la squadra non è andata bene si rinnova tutta, compreso lo staff tecnico, diversamente si conferma il solo giocatore a parametro zero”.

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