07 Dicembre 2013, 18:00
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CATANIA – “Nessuna divisione interna al Megafono catanese e nessuna sfiducia nei confronti del vicesindaco”. E’ lo stesso Marco Consoli, vicario di Enzo Bianco a Palazzo degli Elefanti, a chiarire, una volta per tutte, come stiano le cose in seno al movimento che fa capo al presidente della Regione, Rosario Crocetta, dopo quanto detto e scritto in questi ultimi giorni. L’appoggio ai diversi candidati alle primarie del Partito democratico del prossimo 8 dicembre, con Consoli schierato a favore di Renzi e con il coordinatore provinciale del Megafono, Giuseppe Caudo, che parteggia, invece, per Cuperlo, ha infatti scatenato le fantasie di molti. “Il vicesindaco non è nè indipendente nè autonomo rispetto agli indirizzi del movimento – spiega Consoli a LivesiciliaCatania. Questo lo smentisco e lo smentiscono anche i rappresentanti del Megafono”.
Parla di “cavolate giornalistiche” l’ex presidente del consiglio comunale, “Che non trovano fondamento da nessuna parte – aggiunge. Il movimento, con un documento a firma dello stesso Caudo, di Antonio Malafarina e di Daniele Bottino, capogruppo a Palazzo degli Elefanti, ha ribadito il massimo sostego alla mia azione politica”. Nessuna frattura, dunque, e nessuna “sfiducia”, nonostante qualcuno veda divisione nel Megafono per via le diverse anime che compongono il movimento in relazione alle primarie democratiche. “Le primarie – continua Consoli – non stanno danneggiando niente e nessuno. all’interno del movimento ci sono moltissimi militanti e dirigenti che non sono vicini al Pd perchè vogliono difenderne l’autonomia, e che credono sia arrivato il momento di strutturarsi su tutto il territorio nazionale. E poi ci sono altri dirigenti, come me o lo stesso Caudo, che hanno fatto un altro tipo di scelta, cioè quella di schierarsi al fianco di uno dei candidati alle primarie del Pd”.
Non fa mistero Consoli del fatto che, pur non essendosi mai tesserato nel Pd lo considera una delle formazioni politiche più importanti per il Paese, ma solo a condizione che venga rinnovato profondamente. Da qui la scelta di appoggiare Matteo Renzi, in sintonia con il sindaco di Catania, Enzo Bianco. “Il Partito democratico rappresenta senza dubbio il futuro di questo Paese – incalza – però deve rinnovarsi e scrollarsi di dosso un po’ quello scheletro un po’ “vecchio regime” che non fa bene nè alla politica nè all’Italia”. Secondo il vicesindaco, quindi, il Pd potrà guidare il Paese, ma solo a patto di cambiare drasticamente la classe dirigente. “E Renzi – conclude – è l’uomo giusto”.
Consoli non è il solo a “tifare” per il sindaco di Firenze come nuovo segretario Democratico. Accanto a lui altri rappresentanti del Megafono, tra cui il deputato regionale Antonio Malafarina che sottolinea la libertà di scelta interna al movimento del presidente della Regione in relazione all primarie del Pd e la sua preferenza per Renzi.
“Non c’è alcuna questione all’interno del Megafono catanese – afferma Malafarina: si confonde lo schieramento individuale per i candidati del Pd con altro. E’ stato detto mesi fa che ogni componente del movimento poteva scegliere per qualsiasi candidato. Noi non vogliamo qualcuno che interferisce nelle nostre scelte e, per coerenza, non vogliamo intrufolarci come schieramento nelle scelte che competono ad altri partiti”. Nessuna sfiducia al vicesindaco, quindi, da parte di nessuno. “Sarebbe una contraddizione totale. Una volta che abbiamo lasciato libertà di scelta per le primarie e abbiamo deciso, come movimento, di non appoggiare nessuno, non ha senso parlare di sfiducia”.
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07 Dicembre 2013, 18:00