27 Ottobre 2011, 13:45
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“La mozione di sfiducia sarà l’occasione per un confronto e un dibattito in aula: si confronteranno tesi e opinioni differenti. Credo che il governo ne uscirà rafforzato”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, conversando con i giornalisti a Palazzo d’Orleans a proposito della mozione di sfiducia predisposta dal Pdl. Sulla posizione di Forza del Sud che non ha ancora deciso se appoggiare la mozione, Lombardo ha affermato: “Non mi aspetto nulla, comunque per approvare la mozione ci vogliono 46 voti. Vedremo”.
Mentre sulla richiesta di governo politico avanzata dal terzo polo, Lombardo ha detto: “Abbiamo sopra la testa 18 spade di Damocle, a cominciare dall’ipotesi di elezioni politiche anticipate e dalle amministrative di Palermo. Il Terzo Polo sa bene, e ne abbiamo discusso anche alla manifestazione di Lecce con i vertici della coalizione, che qualunque governo politico o tecnico ha bisogno dei numeri per andare avanti. Noi andiamo avanti con questo governo”.
Il governatore si è soffermato anche sul passaggio di Nino Dina all’Udc: “Maggioranza più forte? Penso di sì. Dina è sempre stato sereno e costruttivo, mai tenacemente avversario”. Lombardo ha poi fatto accenno al mancato ingresso di Dina nel primo governo Lombardo. “Non avevo preso alcun impegno a mettere Dina in giunta con la delega alla Sanità, lo avevo fatto invece per Giovanni Ilarda – ha ricordato il governatore – Dina poi poteva sostituire Pippo Gianni o Antonello Antinoro, non Ilarda”.
E sulle proposte avanzate dal Pd ha detto: “Non penso che Lupo abbia bocciato la finanziaria, sostenuta dalle forze imprenditoriali e dai sindacati: piuttosto ha suggerito cinque punti sui quali agire. Mi auguro che si possa aprire celermente il confronto all’Ars sulla bozza della finanziaria, aperta agli aggiustamenti che vorrà proporre la maggioranza e senza preclusioni rispetto all’opposizione. Spero che non si ripeta quello che è accaduto l’anno scorso quando siamo stati sommersi da centinaia e centinaia di emendamenti indecenti”.”.
Infine una battuta anche sul caso del sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, che dovrà decidere tra la carica di primo cittadino e quella di parlamentare: “Credo che Stancanelli deciderà di rimanere sindaco di Catania, io al suo posto farei questo. Non avrei dubbi”.
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27 Ottobre 2011, 13:45