29 Ottobre 2013, 10:39
2 min di lettura
PALERMO – Momenti di tensione questa mattina in via Pasquale Calvi in pieno centro a Palermo per lo sgombero di 16 famiglie che avevano occupato abusivamente un palazzo di 5 piani. Lo stabile era disabitato da 28 anni e da quattro mesi le famiglie avevano occupato gli appartamenti, trasferendo anche la la residenza e stipulando contratti con l’Enel. Sono intervenuti polizia, guardia di finanza e vigili del fuoco. Solo un appartamento non è stato sgomberato.
“Lo sgombero di oggi in via Pasquale Calvi non è stato effettuato su disposizione del Comune ma è stato eseguito dalla polizia su una proprietà privata su disposizione della magistratura – ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando -. Sul posto hanno agito anche delle pattuglie di polizia municipale e sono presenti gli assistenti sociali perché è dovere dell’amministrazione comunale sia fornire assistenza per l’applicazione di un provvedimento giudiziario, sia fornire assistenza alle famiglie coinvolte. Sempre con maggiore forza – continua Orlando – diciamo anche che non sono e non saranno le occupazioni a determinare il diritto ad avere una casa”.
Sulla vicenda, è intervenuto anche il Centro sociale Anomalia: “La drammatica emergenza abitativa che da anni segnaliamo in citta’ – dichiara Emiliano Spera portavoce del Centro Sociale – viene gestita soltanto con l’utilizzo delle forze dell’ordine, buttando in questo modo decine di famiglie con bambini in mezzo ad una strada. Una comoda non-soluzione per i politici che invece di risolvere i problemi, continua Spera, li aggravano estendendo una emergenza sociale che attanaglia da decenni la nostra città. Oltre 30.000 tra sfratti e sgomberi sono stati eseguiti a Palermo negli ultimi anni . Dati che parlano chiaro sulla portata della emergenza. Chiediamo all’amministrazione comunale che si attivi immmediatamente per affrontare l’emergenza abitativa. Chiediamo in particolare la programmazione di un piano straordinario per la costruzione di case popolari e una moratoria/blocco di tutti gli sfratti”.
Con una nota diffusa in serata il Comune di Palermo ha comunicato che in relazione allo sgombero effettuato in via Calvi, dopo le segnalazioni fornite dalle forze dell’ordine circa le effettive condizioni di criticità delle famiglie fatte sgomberare, il servizio di assistenza sociale oggi pomeriggio ha registrato, da parte di un nucleo familiare dove c’è la presenza di una donna incinta, il rifiuto di presa in carico per la sistemazione presso uno degli enti accreditati per l’emergenza sociale. “Il Settore Servizi Sociali – afferma l’assessore Agnese Ciulla – pur non avendo ricevuto alcuna altra segnalazione di emergenza, sta continuando il monitoraggio della situazione. Auspichiamo un ripensamento da parte di questa famiglia a cui il Comune aveva garantito la momentanea sistemazione”.
Pubblicato il
29 Ottobre 2013, 10:39