Sgominata banda di rapinatori| Mogli e figli coprivano la fuga

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22 Luglio 2011, 08:01

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Tra Termini Imerese e Bagheria i militari dell’Arma, coordinati dal Gruppo Carabinieri di Monreale, hanno eseguito una decina di misure cautelari nei confronti di persone accusate di rapina a mano armata, furto aggravato e riciclaggio di autovetture. L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Termini Imerese. L’attività investigativa, durata 6 mesi, ha permesso di scoprire una banda di rapinatori che operava tra Termini e Bagheria. L’organizzazione criminale faceva accurati sopralluoghi prima dei colpi studiando le vittime e i posti e poi entrava in azione.

L’operazione è stata denominata “Sicilian’s job”. Sono dieci le persone arrestate stamattina dai carabinieri di Termini Imerese (Pa) per rapina, furto e riciclaggio. Fra le trovate messe in atto dagli arrestati c’era anche quella di portare con sé, in occasione di alcune rapine, figli, persino neonati, e mogli, in modo da allontanare i sospetti in caso di eventuali controlli di polizia subito dopo i colpi. A quattro degli indagati sono stati concessi i domiciliari. L’indagine, durata 6 mesi e scaturita da una rapina a un distributore di carburanti di Trabia, ha permesso di ricostruire l’organigramma della banda, che operava tra Termini Imerese e Bagheria.

Per comunicare il gruppo usava un linguaggio criptico: “lavoro” per indicare il colpo, “chiavi e motori” per le armi, “comprare, caricare” per descrivere gli atti delittuosi, “zia” per indicare le forze di polizia. Gli indagati dividevano i compiti tra coloro che per caratteristiche personale erano più propensi a commettere rapine e chi era specializzato nei furti in villa. Parte della refurtiva finiva in vendita nel noto mercato palermitano di Ballarò. In totale, l’attività investigativa ha permesso di scoprire 5 rapine a mano armata in concorso, di cui una in banca, numerosi furti in abitazione e il riciclaggio di un’auto.

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L’operazione, condotta dal colonnello Pietro Salsano, comandante del gruppo Carabinieri di Monreale, ha permesso di porre fine a un’escalation di violenza che durava già da alcuni mesi: “Il gruppo scorrazzava indisturbato da almeno sei mesi, – ha spiegato il colonnello – operando colpi, inizialmente a danno delle tabaccherie e specializzandosi in seguito nelle agenzie di credito. Abbiamo operato in assoluta urgenza per evitare vittime. Dalle immagini a circuito chiuso si vedono bene la violenza degli aggressori e il forte shock subìto dalle vittime”.

I nomi dei coinvolti
Questi i nomi degli indagati nell’operazione dei carabinieri che ha sgominato una banda di rapinatori. Ordine custodia cautelare in carcere: Giovanni Blandina, 38 anni, Giovanni Bravo, 18 anni, Emanuele Schillaci, 19 anni, di Bagheria, Rosario Schillaci, 42 anni di Bagheria, Gregorio Mineo, 44 anni, nato a Pinerolo e residente a Bagheria, Massimiliano Savoca, 35 anni di Bagheria. Ordine di custodia ai domiciliari: Maria Arena, 29 anni, Aleandro Guadagna, 20 anni, Alberto Di Salvo, 45 anni di Bagheria, Francesco Savoca, 34 anni di Bagheria.

(Ha collaborato Giuseppe Nicoletti)

Pubblicato il

22 Luglio 2011, 08:01

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