16 Ottobre 2013, 08:33
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PALERMO- Almeno dieci colpi messi a segno tra gennaio e ottobre 2012. Un giro d’affari da quattro milioni di euro, che ad ogni componente della banda fruttava almeno cinquemila euro. Numeri da capogiro quelli che riguardano l’attività di una banda ben organizzata che agiva all’interno e all’esterno del porto di Palermo.
La Guardia di Finanza ha eseguito ventuno ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta “New gate” emesse dal Gip su richiesta della Procura di Palermo, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla perpetrazione di numerosi reati come sequestro di persona a scopo di rapina, rapina aggravata, furto aggravato, ricettazione e traffico di prodotti contraffatti.
La banda adottava essenzialmente tre metodi per intascare migliaia di euro: quello della simulazione del furto o della rapina – visto che tre delle società di logistica e trasporto fanno capo a cinque degli arrestati – quello della falsificazione dei documenti dell’autista, con tanto di sostituzione della targa del mezzo pesante e, infine, quando i carichi non si trovavano su tir di ditte estranee alla vicenda, le vere e proprie rapine a mano armata.
Chi guidava il mezzo veniva fatto scendere e sequestrato. la banda passava al setaccio il tir portando via vini pregiati, formaggi, maxi carichi di detersivi. Ma alcuni degli arrestati si occupavano anche della ricettazione di merce contraffatta, proveniente con la Campania. Dalle indagini è infatti emerso anche un legame con la camorra.
Tra gli arrestati, Natale Abbate, 59 anni. Si tratta del fratello di Luigi Abbate – detto Gino u’ mitra, boss della Kalsa in carcere. Nel dettaglio, gli investigatori investigatori hanno fatto luce su vari furti e rapine a tir ed autoarticolati: oltre ventisei tonnellate di tonno di un’azienda conserviera di Erice – 5 gennaio 2012 – il furto di oltre quarantaquattro tonnellate di prodotti detergenti di vario genere di proprietà di una primaria multinazionale del settore -16 aprile 2012 – è inoltre venuto a galla il furto di 8.160 bottiglie di olio extravergine destinate all’esportazione negli Usa – 23 aprile 2012 – e quello di 518 colli di detersivi di una importante azienda multinazionale – 29 aprile 2012 -. ma non finisce qui, perché nel mirino dell’organizzazione è finito il primo giugno dello scorso anno un container con 910 pneumatici.
Nel lungo elenco dei maxi carichi ci sono anche 41 biciclette elettriche e 48 batterie provenienti dall’estero, maxi refurtiva di un colpo del 21 giugno 2012. In conto c’è anche la rapina, con sequestro di persona, di 870 chili di detersivi e altri prodotti detergenti di una azienda multinazionale, risalente al 18 luglio 2012, ma anche un altro sequestro di persona: era stato preso di mira il conducente di due rimorchi frigo contenenti oltre 32 tonnellate di derrate alimentari di vario genere.
E ancora l’appropriazione indebita di 74 fusti di olio lubrificante e 18 fusti di grasso per automobili – 17 settembre 2012 – e di 129 biciclette elettriche e relativi accessori provenienti dall’estero, a fine ottobre dello scorso anno.
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16 Ottobre 2013, 08:33