15 Novembre 2018, 17:29
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Governo May a pezzi sulla Brexit. Dopo il sì ‘collegiale’ di ieri all’intesa sulla bozza d’accordo definita a Bruxelles, si dimettono due ministri e due sottosegretari, mentre la premier difende l’accordo con la Ue, definendolo il migliore negoziabile “nell’interesse nazionale”. È decisa ad andare avanti malgrado le dimissioni di alcuni ministri. Ma il deputato Tory Jacob Rees-Mogg, capofila dei brexiteers più radicali, formalizza la richiesta di una mozione di sfiducia. E un’altra tegola arriva dagli unionisti nordirlandesi del Dup, che denunciano la bozza. Sterlina sotto pressione, Bruxelles non commenta, ma Tusk convoca un vertice straordinario per il 25 novembre.
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15 Novembre 2018, 17:29