21 Novembre 2013, 17:55
6 min di lettura
PALERMO – Sale il numero delle scuole occupate nel capoluogo siciliano. Dopo il liceo classico Umberto I, i licei scientifici Benedetto Croce ed Ernesto Basile, il Linguistico Ninni Cassarà, si sono aggiunti anche l’istituto Alberghiero Cascino e il Commerciale Ferrara. Una forma di protesta ormai consueta contro i tagli all’istruzione e che si pone come obiettivo quello di denunciare “lo stato di evidente precarietà” delle strutture scolastiche. Una vera ondata di occupazioni destinata ad espandersi, soprattutto in vista dei due cortei organizzati rispettivamente dalla rete degli Studenti siciliani e da quella degli Studenti Medi che si svolgeranno rispettivamente oggi e venerdì 29.
“Meglio occupanti oggi che disoccupati domani #Iononvoglioemirare” sono le parole che campeggiano in uno striscione all’interno dell’Itc Ferrara e che fanno riferimento al clima di crisi economico-finanziaria e alle politiche di austerità del governo nazionale sia precedente che attuale. Un modo per dire “no”, dunque, alla “fuga dei cervelli” e per reclamare il proprio diritto al lavoro.
Si respira aria di agitazione anche in molte altre scuole palermitane. E’ prevista proprio per domani l’assemblea straordinaria al Cannizzaro, al Meli e al Regina Margherita. In assemblea permanente anche il Marco Polo i cui studenti nei prossimi giorni dovrebbero decidere sull’eventuale occupazione della scuola. In autogestione l’industriale Alessandro Volta e l’istituto d’Arte Mario D’Aleo di Monreale. Decretata per lunedì prossimo l’assemblea straordinaria anche al liceo classico di Monreale Emanuele Basile. Intanto dal Benedetto Croce, Piero Carlino, rappresentante d’istituto, fa sapere che le occupazioni si stanno svolgendo in modo tranquillo. “Abbiamo già in programma seminari e attività su Tav e Muos. Aderiremo alla manifestazione del 29 novembre, quella degli Studenti Medi, ma prima di quel giorno daremo vita a forme di protesta di vario genere”.
Simone Composto, rappresentante del Nautico Gioeni Trabia, tiene a precisare che la sua scuola non aderirà, invece, alla manifestazione degli studenti Medi e che scenderà in piazza perché “siamo avulsi da partiti politici e manifestiamo in quanto studenti siciliani assolutamente autonomi”. L’Umberto I sta organizzando, invece, per sabato 23 alle ore 16 un’assemblea contro la violenza sulle donne, a due giorni dalla Giornata internazionale dedicata al tema che sarà lunedì prossimo.
Il primo appuntamento è, dunque, quello di oggi che vedrà numerose scuole scendere in piazza Politeama alle ore 9, guidate dal coordinamento Studenti siciliani. Il corteo, dopo aver attraversato le arterie principali del centro cittadino, si fermerà in via Maqueda, davanti alla sede della Provincia di Palazzo Comitini. A fianco delle scuole palermitane anche quelle di Bagheria. Al termine della manifestazione i rappresentanti dei vari istituti decideranno una forma di protesta unitaria da adottare nei prossimi giorni. Il secondo corteo è quello previsto per venerdì prossimo. “Ci stanno letteralmente privando della possibilità di costruirci un futuro – afferma Sonia Jerbi del coordinamento studenti medi – l’unica certezza che ci danno è precarietà, disoccupazione, costrizione all’emigrazione, pertanto in risposta noi partiamo dal presente provando a costruire spazi di socialità all’interno delle nostre scuole in cui poter discutere, socializzare e organizzare la nostra ferma contrapposizione allo stato attuale. Invitiamo pertanto tutti gli studenti e le studentesse delle scuole di Palermo ad entrare in agitazione con occupazioni, autogestioni o blocchi della didattica e il 29 novembre e partecipare ad una grande corteo studentesco, che partirà dal teatro Massimo”.
*Aggiornamento ore 10.05 – Il Comando di Polizia Municipale, informa che in occasione del corteo di studenti dalle ore 9.30 da piazza Castelnuovo, sono previsti pesanti rallentamenti alla circolazione veicolare nel perimetro interessato. Il corteo, infatti, snoderà lungo via Ruggero Settimo, via Maqueda dove raggiungerà Palazzo Comitini, sede della Provincia regionale. La chiusura della manifestazione è prevista per le ore 13. Agli automobilisti che devono raggiungere la Stazione Centrale e le vie adiacenti, si consiglia di percorrere la via Sampolo e Foro Umberto I (Foro Italico), immettendosi dalla via Cordova, via Duca della Verdura e piazza Croci. Pattuglie della Polizia Municipale, sono già dislocate lungo il tratto interessato al corteo per consigliare ulteriori percorsi alternativi agli automobilisti in transito. Si ricorda che è attivo un servizio di alert tramite Twitter con l’account @PalermoPM
Ore 10.14 – È partito da pochi minuti a Palermo da Piazza Politeama il corteo studentesco promosso dal Coordinamento “Studenti Siciliani”, nell’ambito della mobilitazione nazionale organizzata dal movimento studentesco “Rotta di Collisione”. Sono una ventina le scuole di Palermo, più alcune di Bagheria, che hanno aderito alla manifestazione. Il corteo, pacifico e colorato, sta attraversando le vie del centro ed è diretta verso Palazzo Comitini, sede della Provincia Regionale di Palermo.
Il corteo è aperto da un grande striscione con la scritta “Le scuole crollano, gli studenti no” seguito dagli striscioni delle varie scuole. Molti studenti portano le maschere di Capitan Harlock, il pirata ribelle dei fumetti manga. Numerosi i cori che chiedono più rappresentanza studentesca, scuole sicure e occupazione per i giovani. Cori di scherno contro Letta e Crocetta. Sventolano anche bandiere No Muos, battaglia che gli studenti riproporranno con il corteo regionale del 30 novembre a Palermo. A differenza degli altri cortei non ci sono bandiere politiche e sindacali, espressamente non gradite dal Coordinamento “Studenti Siciliani” che si oppone alle strumentalizzazioni politiche e alle violenze di piazza del movimento “Studenti Medi”, emanazione dei centri sociali.
Al centro della protesta le politiche di austerità che stanno dissanguando la scuola pubblica, uccidendo la cultura e di conseguenza il futuro delle giovani generazioni. Bersaglio della contestazione anche le condizioni disastrose degli edifici scolastici. Da giorni gli studenti postano su instagram #lescuolecrollano le foto delle strutture fatiscenti.
“Con l’abolizione delle Provincie operata dal Governo Crocetta – dichiara Simone Composto portavoce del coordinamento – manca un interlocutore istituzionale sulle questioni di edilizia scolastica delle scuole superiori. Tutto questo sta peggiorando la già disastrosa situazione dei plessi scolastici. Noi continueremo la contestazione fino a quando non avremo delle risposte. Alla fine del corteo decideremo con gli altri rappresentanti come continuare la protesta in città”.
Ore 10.46 – Nel corso del corteo studentesco degli studenti le scuole di Palermo flash mod degli universitari davanti la sede di Scienze Politche in Via Maqueda, recentemente chiusa per il crollo del tetto. Alcuni universitari, con i caschetti degli operai, hanno acceso un fumogeno e aperto uno striscione con la scritta “Rimborsateci le tasse”. “Noi studenti di Scienze Politiche – dichiara Alberto Di Benedetto – paghiamo le stesse tasse dei colleghi delle altre facoltà senza però usufruire degli stessi servizi. La mancanza di una sede fissa provoca molti disagi a noi studenti, sballottati ogni giorno in diversi edifici dell’ateneo. Chiediamo al rettore Lagalla il rimborso delle tasse ed un piano di ristrutturazione della facoltà”.
Ore 11.04 – Davanti Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, al momento del passaggio del corteo studentesco promosso dal Coordinameno “Studenti Siciliani” e “Rotta di Collisione” alcuni studenti con le maschere di Capitan Harlock (il pirata ribelle dei fumetti manga.) hanno lasciato alcuni sacchi dell’immondizia con le scritte “Palermo capitale della munnizza” e “Orlando come Cammarata”. La protesta contro il sindaco Orlando è collegata alla recente bocciatura di Palermo come Capitale dell Cultura 2019 ed il continuo stato di emergenza rifiuti.
Ore 12.56 Gli studenti dell’istituto magistrale Regina Margherita e del liceo scientifico Ugo Marsia di Carini hanno occupato le loro scuole.
Pubblicato il
21 Novembre 2013, 17:55