Si chiude con successo| Il Festival Terre del Sole

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29 Giugno 2016, 15:42

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CATANIA – Dal 24 al 27 giugno scorsi si è svolto, nella suggestiva cornice del teatro Antico di Taormina, il Festival terre del Sole ideato dal pianista siciliano Gianfranco Pappalardo Fiumara e sotto la direzione artistica del baritono, di fama internazionale, Alberto Gazale. La prima serata del festival è stata dedicata alla danza e ha visto come protagonista l’etoile Giuseppe Picone, che formatosi presso la scuola di danza del “San Carlo” di Napoli ha già clacato i più importanti palcoscenici del mondo. Picone, nella sua esibizione taorminese, è stata affiancato da 10 tra danzatrici e danzatori, tutti siciliani, che con lui si sono alternati in un susseguirsi di “pas de dieux” che hanno, letteralmente, incantato il pubblico che ha affollato le tribune e la cavea del teatro Antico di Taormina. Filo conduttore dei movimenti di danza, messi in scena e coreografati dallo stesso Giuseppe Picone, è stato il rapporto d’amore donna – uomo nella sua componente più carnale ed erotica che ha visto l’apoteosi dello spettacolo nella magistrale interpretazione del “Bolero” di Maurice Ravel con protagonista Giuseppe Picone accompagnato in scena dai 10 danzatori in un tripudio di vibranti emozioni. Seconda e terza serata del “Festival del Sole” hanno avuto come protagonista la celeberrima “Cavalleria Rusticana”. Quest’opera di Pietro Mascagni, composta nel 1890 prendendo spunto dall’omonima novella del Verga e il cui libretto fu curato da Targioni e Tozzetti, decretò il successo planetario del compositore italiano. In entrambe le serate, la messa in scena dell’opera è stata preceduta da un breve documentario sul Mascagni e da “Prologo Rusticano”. Un medio metraggio la cui regia è stata curata dal baritono Alberto Gazale, che è, però, risultato un po’ prolisso nella sue fasi introduttive anche se alleggerito dalle musiche originali composte per l’occasione dal compositore Luis Bacalov, già premio oscar per le musiche del celeberrimo “Il Postino” di Massimo Troisi. La seconda parte delle due serate ha visto, poi, la messa in scena dell’opera “Cavalleria Rusticana” che ha visto i cantanti molto bravi nella recitazione putroppo non brillare per l’esecuzione canora. Ottimi, invece il “Coro Lirico Siciliano”, diretto dal M° Francesco Costa, e l’orchestra del teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, diretta in maniera impeccabile dal M° Gianna Fratta. La serata conclusiva del Festival è stata dedicata a “Carmina Burana” composta da Carl Orff e interpretata dal soprano Ginevra Gentile, dal tenore Daniele Zanfardino e dal baritono Marcello Lippi accompagnati dal “Coro Lirico Siciliano”, diretto dal M° Francesco Costa, e dal coro di voci bianche “I Piccoli Cantori”, diretto dal M° Salvina Miano. Pianisti d’eccezione sono stati Gianfranco Pappalardo Fiumara e Roberto Carnevale; diretto dell’orchestra è stato il M° Marco Attura che si è pure avvalso degli eccellenti percussionisti del “Conservatorio Bellini” di Palermo. Il concerto è stato ulteriormente impreziosito dalle coreografie del M° Luca Barbagallo che ha coordinato i 10 ballerini sul palco.

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29 Giugno 2016, 15:42

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