Catania

Si chiude “Tributo a Vincenzo Bellini”, doppio omaggio a Giuseppe Sinopoli

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06 Ottobre 2021, 15:36

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CATANIA. Con un doppio omaggio al grande Giuseppe Sinopoli, nel ventennale della morte, si conclude il lungo e ricco “Tributo a Vincenzo Bellini”, promosso quest’anno dalla Regione Siciliana. L’accostamento è tra i più pertinenti, dato il filo rosso che congiunge il geniale direttore d’orchestra all’autore di “Norma”. Contano certo le origini siciliane di Sinopoli, il talento compositivo. Ma rileva soprattutto la sua fama di sommo direttore wagneriano, ossia dell’operista tedesco che presenta con il Cigno catanese un’evidente continuità, espressa principalmente in quella volontà di andare verso un “teatro totale”, in cui musica e parola possano convergere e fondersi nella struttura drammaturgica. Una consonanza dagli esiti felici, ed è noto quanto  Wagner  s’ispirasse a Bellini per approdare a pagine come il finale di “Tristan und Isolde”.

Un cartellone itinerante

La due giorni, ieri e oggi, dedicata a Sinopoli suggella così il festival voluto dalla Regione Siciliana, che – dopo l’anteprima di luglio con Riccardo Muti – ha presentato a partire dal 6 agosto un cartellone itinerante tra Catania, Taormina e Messina, programmando due mesi di eventi con oltre 40 appuntamenti tra musica, cinema, prosa, mostre e convegni.
In questa intensa kermesse si colloca la celebrazione di Sinopoli, figura poliedrica di direttore d’orchestra e intellettuale, medico e archeologo, di cui ricorre quest’anno il ventesimo anniversario della prematura scomparsa. Un quadro che emerge a chiare lettere dalla presentazione del volume “Il canto dell’anima. Vita e passioni di Giuseppe Sinopoli”, una raccolta di saggi curata da Gastón Fournier-Facio,  di prossima pubblicazione per i tipi milanesi del Saggiatore.
Ad illustrare il volume è stato lo stesso curatore che firma sei dei copiosi capitoli dell’indice, in cui si collocano i contributi di circa trenta autori: un libro corale per indagare  – a più voci – i vasti ed eterogenei interessi di una personalità straordinaria.  Alla dettagliata cronologia della sua vita e delle sue opere, seguono quindi varie sezioni: l’uomo universale che Sinopoli ha incarnato (con riferimento alle sue passioni per la composizione e direzione d’orchestra, ma altresì per archeologia, medicina e psicanalisi);  l’attività direttoriale (in Italia, all’estero e quella svolta a favore dei giovani);  le affinità elettive con autori come Verdi, Puccini, Wagner, Mahler e Richard Strauss; le interviste; gli scritti musicali a sua firma; e infine tre cataloghi relativi alle composizioni, alla discografia e videografia. 

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La tavola rotonda

Alla presentazione era abbinata un’interessante tavola rotonda, alla quale, oltre a Gastón Fournier-Facio, sono intervenuti il primogenito  Giovanni Sinopoli, che ha ripercorso il legame del padre con il territorio della provincia di Messina, di cui era originario; il direttore d’orchestra Guido Maria Guida, per dodici anni assistente del maestro anche durante gli impegni al Festival di Bayreuth; lo studioso Ninni Panzera, storico segretario generale di Taormina Arte, legato a da un profondo rapporto personale e fondatore del Festival Sinopoli; il professore Antonino Rapisarda, cui si deve più in generale l’intuizione e  la  progettazione di questo articolato omaggio che proseguirà stasera , alle ore 21, al Teatro Massimo Bellini con lo spettacolo “Bellini Wagner Sinopoli. Flânerie tra genio, mito e musica”, progetto stratificato, complesso e composito, nato proprio da un’idea di Rapisarda e realizzato su testi di Costanza Di Quattro. Si tratta appunto di una flânerie tra parole e musica, immagini e suggestioni culturali intorno alla melodia belliniana e al magistero orchestrale di Wagner, punto di congiunzione con la drammaturgia post-espressionista di Sinopoli. Da qui un dialogo impossibile tra Bellini e Wagner – interpretati rispettivamente da Mario Incudine e Tullio Solenghi – musicisti che mai si incontrarono e che introdurranno la figura di Sinopoli, di cui saranno eseguiti due estratti da “Lou Salomé” (1981), l’unica sua opera teatrale, composta su libretto di Karl Dietrich Gräwe e dedicata alla scrittrice e psicanalista tedesca Lou Andreas-Salomé, musa ispiratrice di Friedrich Nietzsche.

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06 Ottobre 2021, 15:36

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