20 Dicembre 2008, 09:34
2 min di lettura
Nell’appartamento di Cinisi, dove viveva con la fidanzata ventenne, aveva allestito un vero e proprio laboratorio, dove stava cercando di confezionare artigianalmente una potentissima balestra dotata addirittura, di un mirino ottico di precisione.
Un sistema micidiale con “frecce esplosive” studiate nei minimi particolari sfruttando una passione innata per le armi e gli esplosivi, utilizzando materiali di libera vendita, dai colpi a salve o per le pistole giocattolo, alla polvere da sparo contenuta nei botti che si vendono legalmente, oltre ad altri oggetti e strumenti di uso comune. Il tutto nell’insano proposito, probabilmente, di emulare le celebri scene di film come “Rambo”. Peccato però che non aveva considerato di trovarsi a Cinisi.
E così lo hanno scoperto i Carabinieri, impegnati in questo periodo prenatalizio ad effettuare approfonditi servizi di monitoraggio della vendita di botti e fuochi d’artificio illegali.
Lo scenario di fronte al quale si sono trovati i militari è apparso del tutto inatteso: una vera e propria Santa Barbara fatta di freccette esplosive, polvere da sparo, sfere in acciaio, ed ancora percussori, ogive, inneschi e quant’altro di necessario alla realizzazione del folle disegno.
Una passione “focosa” che ha messo nei guai Gaetano Marra, pregiudicato trentaquattrenne, originario di Palermo ma trasferitosi da anni a Cinisi, egli stesso vittima del suo pericolosissimo progetto.
Un’improvvisa esplosione, infatti, gli ha tranciato quattro dita della mano sinistra e, trasportato a Villa Sofia è stato arrestato con l’accusa di detenzione di materiali esplodenti e fabbricazione di armi improprie.
L’incidente poteva anche avere effetti più devastanti, per fortuna, invece, come hanno accertato i carabinieri, coadiuvati dai loro colleghi specializzati della sezione Indagini Scientifiche del comando provinciale di Palermo, ad esplodere sarebbe stata una freccia in fase di allestimento, non contenente ancora le sfere di acciaio. Inoltre i carabinieri, durante il sopralluogo, hanno rinvenuto gli occhiali dell’aspirante inventore completamente distrutti dall’esplosione.
L’Arma di Palermo è impegnata in questi giorni nei servizi di controllo alla produzione ed alla vendita di fuochi d’artificio, soprattutto al fine di prevenire comportamenti incoscientemente imprudenti che potrebbero trasformare un momento di festa in tragedia, come, purtroppo, spesso è successo in passato. E all’arresto di Marra si aggiunge l’operazione eseguita a Palermo dei carabinieri della stazione Borgo Nuovo che, dopo prolungati servizi di osservazione effettuati nel quartiere popolare Cep, dov’è stato scoperto un deposito di botti illegali per un valore 30 mila euro.
Pubblicato il
20 Dicembre 2008, 09:34