14 Giugno 2019, 07:39
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PALERMO – Per anni hanno incassato l’indennità che spetta a chi soffre di gravi malattie del sangue. Ed invece stavano benissimo. Era tutto falso, tranne i soldi percepiti dall’Inps: 513 euro al mese per tredici mensilità.
Le indagini della sezione reati contro la pubblica amministrazione della Procura della Repubblica, coordinata dall’aggiunto Sergio Demontis, ha portato al sequestro di un milione e 400 mila euro nei confronti di trentanove finti malati.
Le indagini sono dei finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria che hanno scoperto la truffa partendo da una segnalazione interna dell’Istituto di previdenza sociale. I trentanove indagati hanno ottenuto le indennità presentando certificati con i timbri falsi di due medici degli ospedali Civico e Villa Sofia-Cervello che hanno disconosciuto la loro firma.
Eppure risultavano affetti da talassemia, morbo di Cooley e depranocitosi, patologie per le quali hanno incassato negli anni cifre comprese fra sei e trentuno mila euro ciascuno. Una truffa tanto efficace, quanto grossolana. I finanzieri hanno infatti scoperto che nessuno dei malati si è mai sottoposto in ospedale alle trasfusioni di sangue necessarie per vivere.
Il numero dei finti malati era molto più alto – gli indagati sono 54 – ma una parte delle persone ha restituito le indennità. Per gli altri il Gip Annalisa Tesoriere ha disposto il sequestro su richiesta della Procura. I casi limite sono quelli di due dipendenti dell’Inps: uno ha finto di essere affetto da una patologia e l’altro ha fatto ottenere la pensione a una parente.
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14 Giugno 2019, 07:39