16 Gennaio 2014, 14:31
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CATANIA – Bellini: protesta spontanea dei lavoratori. “Cinquegrana dimettiti” recita l’ultimo striscione che campeggia ancora sulla facciata del Teatro Massimo Bellini. Sono stati rimossi, invece, quelli che attaccavano i politici, complice probabilmente l’assenza di tagli ai finanziamenti all’interno della finanziaria regionale: 14.872.000 di euro. Eppure molti dipendenti non sono convinti delle risposte ottenute come dimostra il presidio spontaneo di questa mattina davanti al teatro Sangiorgi. Sul banco degli imputati c’è la gestione del teatro fin qui condotta. L’incertezza del futuro regna sovrana. Gli stipendi arretrati sono stati saldati fino a novembre, ma mancano ancora all’appello la mensilità di dicembre e la tredicesima.
L’assenza di tagli ai finanziamenti regionali riconferma la cifra ottenuta l’anno precedente, ma non fa dormire sonni tranquilli. Prova ne è il probabile ridimensionamento delle opere previste per la nuova stagione: una in meno secondo i bene informati. Poi ci sono le problematiche emerse in più occasioni: l’assenza di un Cda, del direttore artistico e di quello tecnico e del maestro del coro. Un altro enorme punto di domanda riguarda la possibilità di assumere i lavoratori precari, una trentina circa. Sul fronte sindacale si registra, invece, una richiesta di incontro a Marcello Giacone, commissario ad acta fresco di nomina, per fare il punto della situazione. Questa la scena su cui si apre il sipario della nuova stagione del Teatro Massimo Bellini.
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16 Gennaio 2014, 14:31