19 Aprile 2016, 19:45
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PALERMO- Il Consiglio di Unioncamere Sicilia si è riunito oggi a Palermo per discutere, tra le altre cose, del rinnovo dei vertici dell’Associazione. Il presidente in carica Antonello Montante ha dichiarato di non essere disponibile a una nuova candidatura. Vista l’indisponibilità anche degli altri presidenti presenti e rispondendo alla precisa esigenza di non lasciare l’Associazione priva di vertici in un momento di particolare delicatezza per il sistema, all’unanimità il Consiglio ha chiesto agli organi attualmente in carica di proseguire nel loro mandato fino al completamento del processo di fusione delle Camere di commercio. Processo che porterà alla nascita di nuove governance che, come ha fatto notare il presidente Montante, finirebbero con il ritrovarsi dei vertici di Unioncamere che non hanno scelto direttamente. «È per questo che, a nome di tutto il Consiglio – ha detto il vicepresidente di Unioncamere Sicilia, Vittorio Messina – chiediamo al presidente Montante di restare in carica per il periodo degli accorpamenti e lo ringraziamo, già da ora, per il grande rispetto verso le istituzioni che ha sempre mostrato». «Non è mia abitudine tirarmi indietro – ha dichiarato Montante – ma voglio che sia chiaro che la mia disponibilità è temporalmente legata alla fine del processo di accorpamento e per questo chiediamo al governo nazionale e regionale di accelerare l’iter affinché vengano insediati subito gli organi nelle nuove camere di commercio». «Oggi – prosegue Montante – ciò che m’interessa maggiormente, e posso dirlo con il dovuto distacco dal momento che non sono neanche candidato alla presidenza della Camera di Commercio che aggregherà Agrigento, Caltanissetta e Trapani, è lasciare un sistema sano, che funzioni al meglio e che abbia sempre l’impresa al centro di ogni interesse. Io, come i miei colleghi sanno bene, per una vera e severa riforma avrei voluto che si realizzasse un’unica Camera a perimetro regionale che più risponde alle attuali esigenze del mercato, ma è chiaro che un processo di riforma prevede un percorso condiviso da rispettare». In questo triennio l’amministrazione di Unioncamere Sicilia, associazione di diritto privato che riunisce i nove enti camerali dell’Isola, ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati dal piano strategico in maniera virtuosa: dalle iniziative rivolte al monitoraggio dell’economia regionale all’attivazione degli sportelli del turismo; dalla promozione del rapporto tra pmi e il sistema della ricerca al fine di incrementare la competitività del sistema produttivo siciliano alla tutela della proprietà industriale e alla promozione delle start-up. Particolare attenzione è stata data agli sportelli di legalità, al fine di garantire una adeguata continuità nella lotta all’usura e al racket, nonché alla concorrenza sleale alle imprese.
“Definire inopportuna la riconferma di Antonello Montante alla guida di Unioncamere Sicilia è un eufemismo”. Erasmo Palazzotto, deputato alla Camera di Sinistra Italiana, commenta così le indiscrezioni di stampa che parlano di una probabile proroga sine die di Montante alla guida dell’associazione che raggruppa le Camere di commercio siciliane, almeno fino alla riforma dell’ente. La proroga dovrebbe arrivare oggi dalla giunta e dal consiglio di Unioncamere Sicilia, chiamato a rinnovare la sua presidenza. “Davanti al quadro opaco che sta emergendo dalle numerose inchieste che riguardano i vertici di Confindustria Sicilia ed il sistema di interessi che ruota attorno al sistema camerale, la riconferma di un indagato per concorso esterno in associazione mafiosa è un fatto gravissimo – continua Palazzotto – soprattutto se a votarlo sono anche i quattro commissari nominati dal governo regionale, che pare abbiano ricevuto l’indicazione di adeguarsi al volere della maggioranza”. “Ci troviamo davanti al declino di un sistema di potere che ha occupato, e continua a farlo, tutti gli enti preposti alla gestione dell’economia siciliana in una fase molto delicata di riorganizzazione amministrativa – prosegue il deputato di SI – Tutto questo non è ammissibile e soprattutto non può accadere nel silenzio generale della politica. Il Governo Regionale, nonostante Crocetta sia espressione e parte di questo sistema di potere, deve impedire questa nomina e garantire la massima trasparenza nella nomina degli organismi degli enti camerali, che da enti fondamentali per lo sviluppo economico della Sicilia si sono trasformati in società al servizio di veri e propri comitati di affari”.
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19 Aprile 2016, 19:45