12 Dicembre 2013, 12:31
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PALERMO – Hanno appeso delle mutande ai rami di un albero di fronte la sede della Serit, a Palermo, cercando invano di bloccare l’entrata dell’ufficio, poi sono andati via. Doveva essere una manifestazione eclatante quella dei Forconi, ma il trattore che doveva accompagnarli davanti alla sede dell’ufficio si è guastato. Un esiguo gruppo di manifestanti, dunque, ha voluto manifestare così il proprio dissenso. Un gesto carico di significato: qulle mutande appese indicano le condizioni economiche di chi ha deciso di protestare.
Non c’erano neanche gli studenti. La Rete degli Studenti Medi, infatti, ha voluto precisare in una nota di non avere niente a che spartire con i Forconi e di ritenere la loro protesta “sbagliata non soltanto nel modo ma anche nel merito”.
“Non ci può essere nessun collegamento tra gli studenti che sognano un futuro e una scuola diversa e chi minaccia di bruciare i libri come i Forconi – si legge nella nota -, se non quello di voler strumentalizzare il disagio degli studenti, dei lavoratori e di tutti i cittadini”.
Ma la protesta dei Forconi non si è fermata. I manifestanti si sono spostati a manifestare in piazza Indipendenza, davanti alla sede della Regione Siciliana, dove era già in corso una manifestazione degli studenti di Medicina. Restano alcuni presidi in via Oreto e in via Strasburgo.
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12 Dicembre 2013, 12:31