“Agenti del gas”, ma è una rapina| Anziana picchiata in casa

di

19 Settembre 2014, 14:49

2 min di lettura

TERMINI IMERESE (PALERMO) – Erano le 8 di stamattina quando ha sentito bussare. In due, si sono presentati come dipendenti dell’azienda del gas. Erano un uomo e una donna, e l’anziana si è fidata: ha aperto la porta, ma proprio in quel momento è inziato l’incubo.

La donna le ha sferrato due pugni in faccia, scaraventandola a terra. Poi ad inveire è stato l’uomo, che strattonandola ha intimato alla pensionata di consegnare soldi ed oggetti preziosi. L’ennesima rapina violenta in casa è avvenuta a Termini Imerese, in via Marfisi. Una mattinata di terrore quella della pensionata, una 82enne che ha pagato con lividi ed escoriazioni la sua buona fede.

Ingenuamente, pensava che quelle due persone potessero proporle un risparmio in bolletta o che dovessero informarla di qualcosa di importante. Quello studiato dai malviventi era invece un piano ad hoc per rapinarla e per farlo, sarebbero stati disposti a tutto. Il loro progetto è però andato in fumo, perché una volta finita a terra e dolorante, l’anziana ha cominciato ad urlare.

Articoli Correlati

Ha chiesto aiuto gridando, tanto da attirare l’attenzione del nipote che abita al piano superiore della villetta presa di mira dalla coppia. L’uomo è corso in soccorso della nonna e al suo arrivo nell’abitazione, i malviventi erano fuggiti. La pensionata, sotto choc, ha così chiamato la polizia ed ha raccontato insieme al nipote quello che era successo. Le vittime “privilegiate” dai finti agenti sono infatti, proprio gli anziani o le donne che vivono da sole.

Negli ultimi mesi a Palermo decine di segnalazioni sono arrivate alle forze dell’ordine in merito a persone sospette che si introducono negli stabili delle zone residenziali. Ma a fornire un decalogo su come evitare di finire nel mirino, è la polizia:

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
Ricordatevi che prima di fare dei controlli
nelle case, gli enti affiggono  avvisi nel palazzo.
Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi.
Se non ricevete rassicurazioni, non aprite per nessun motivo.
Ricordate che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.

Pubblicato il

19 Settembre 2014, 14:49

Condividi sui social