05 Marzo 2014, 13:38
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CATANIA – Lo aveva già detto a LiveSiciliaCatania il 2 febbraio scorso: “Nessun canale privilegiato con gli organi di stampa”. Oggi il procuratore di Catania, Giovanni Salvi lo ha ribadito nel corso dell’incontro con i giornalisti per presentare il rendiconto per l’attività dell’ultimo semestre 2013 dell’ufficio di Catania. Al suo fianco il dirigente amministrativo Michele Russo. Si parte dalle risorse. “Siamo in grande sofferenza – ha ribadito – con un deficit di oltre il 23 per cento per il personale amministrativo. Nonostante questo grazie anche al grande impegno dei magistrati siamo riusciti ad assicurare grande standard di efficenza”. Salvi ricorda che Piazza Verga era già stato colpito dalla forbice dei tagli con una riduzione del 30%. “L’età media del personale ha ormai superato i 54 anni e sei mesi. Va sottolineato che il personale è molto motivato e reagisce con entusiasmo anche a modifiche rilevanti nel modo di lavorare. Coloro che hanno maturato il tempo della pensione hanno fatto richiesta di continuare a prestare servizio”. E sorridendo il procuratore racconta: “Hanno anche voluto organizzare una festicciola per celebrare il fatto che continuano a lavorare e – dice – di questi tempi è tutto dire”. Con l’effetto della chiusura delle sedi distaccate al momento è arrivata a Catania solo una risorsa e con il termine di esercizio dei giudici di pace ne arriveranno altre cinque. Poco, insomma, inciderà nell’organico totale.
Buoni risultati stanno portando le innovazioni portate negli ultimi mesi in ambito di snellimento, informatizzazione e sburocratizzazione. Positivo quanto è sperimentato con il progetto Best Practices e con l’Inps. Lo stesso vale per “lo Sportello Unico che sta funzionando alla grande – commenta – ma è importante che i cittadini e gli avvocati si avvangano della strumentazione necessaria, vedi la Pec, per poter accedere a questi servizi. Serve insomma da parte del pubblico la disponibilità ad adeguarsi a questi cambiamenti innovatiivi che abbiamo apportato”.
Sono diminuite le pendenze, un calo circa del 15% circa rispetto all’ultimo rendiconto. In controtendenza il registro rientrante nel cosiddetto Modulo 45, cioè tutte quelle iscrizioni che non costituiscono notizie di reato e che quindi devono essere valutate dal magistrato. Si tratta della fase transitoria e che il procuratore Salvi vorrebbe con il 2014 vedere completamente azzerrata con un’indagine contro ignoti o noti. Un obiettivo molto ambizioso questo. Fiore all’occhiello secondo Salvi è costituito dalla Sezione Affari Semplici costituito da 4 magistrati che si occupano delle nuove notizie di reato che pervengono in ufficio e che raccoglie il 40% del carico di lavoro dell’ufficio.
Non si ferma la lotta agli sprechi economici. In termini di soldi spesi per le intercettazioni telefonici c’è stato un taglio del 75%, mentre la riduzione è stata più contenuta (del 30%) per quelle ambientali. Il vero risparmio, però, ci sarà con la nuova Cittadella della Giustizia che dovrebbe sorgere all’Ascoli Tomaselli. “Ieri c’è stata una riunione con il Sindaco Bianco e sembra si stia risolvendo il problema del vincolo di destinazione d’uso del Palazzo delle Poste e che ci si stia muovendo per poter attuare il progetto dell’Ascoli Tomaselli. Anche perchè la Regione dovrebbe sistemare ed è nei suoi compiti quell’immobile abbandonato, prima che si trasformi in un catorcio inutilizzabile, e di mettercelo a disposizione a titolo oneroso. Così i soldi e sono migliaia di euro che vanno nelle casse dei privati rientrerebbero nel circuito pubblico”.
Grande impegno per la demolizione degli immobili abusivi, così come per il settore fallimentare dove per la prima volta la Procura di Catania ha un peso nei concordati preventivi. Un argomento che è sta a cuore a Salvi è quello della “dignità” della detenzione carceraria. Sovraffollamento completamente eliminato a Piazza Lanza e contrastato con effetti notevoli il fenomeno delle porte girevoli: se nel 2011 erano 1003 i detenuti che entravano e uscivano dal carcere nei tre giorni, alla fine del 2013 sono stati solo 341. L’edilizia penitenziaria inoltre riserva per il futuro notevoli novità; con l’apertura nei prossimi mesi di nuovi padiglioni che potranno ospitare i detenuti.
Ultimo capitolo, anche se non meno importante riguarda il lavoro della Dda. La cronaca parla da sè. Importanti arresti dalle estorsioni, alla droga, agli omicidi ed anche nel contrasto all’immigrazione clandestina. “Un lavoro riconosciuto – ha affermato il procuratore – anche dalla Corte di Cassazione che ha capovolto la decisione del riesame in merito ad un operazione svolta dalla procura che aveva portato al fermo di diversi scafisti”. Il Procuratore Salvi conclude con la soddisfazione della sentenza della Corte d’Appello dei minorenni con la condanna dell’ultimo imputato per l’omicidio Sandri.
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05 Marzo 2014, 13:38