“A Ustica è normale lasciare le chiavi appese in auto. Nella nostra isola non c’è delinquenza. Lo facevo anch’io… Facevo, perché non credo che lascerò mai più le chiavi attaccate al quadro”. Quando raggiungiamo telefonicamente il sindaco di Ustica Aldo Messina, si trova in nave, di ritorno da Palermo. Sta tornando nella sua isola dove stanotte hanno perso la vita due ragazzi di 14 anni. “Una bravata” che secondo il sindaco può commettere qualunque ragazzino: “Da quanto so – ha spiegato – hanno messo messo in moto la macchina. L’auto era posteggiata sulla banchina, la marcia inserita. E’ bastato girare la chiave e sono precipitati”.
“I genitori di uno dei due ragazzi – racconta Messina – hanno sempre collaborato con l’amministrazione. Uno è dipendente comunale. L’altro ragazzo, invece, è tunisino. Tunisino per modo di dire, perché suo padre è di origine tunisina, ma il ragazzo era nato e cresciuto qua”.
Al Comune “sarà allestita la camera ardente all’interno dell’aula consiliare e il giorno dei funerali sarà lutto cittadino. Ma non conosciamo ancora la data perché la magistratura dovrà decidere o meno se disporre l’autopsia”.
Ustica, intanto è un paese “sconvolto”: “Io stesso – ha detto il sindaco – ho avuto grosse difficoltà ad assorbire il colpo. Vicino ai genitori non c’è solo l’amministrazione, ma anche tutta l’Isola. Quelli dei due ragazzi sono due nuclei familiari molto apprezzati da tutta la cittadinanza. La loro sofferenza è quella di tutti noi”.
