19 Gennaio 2012, 16:20
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Gli autotrasportatori di Forza d’urto manifestano per il quarto giorno consecutivo presidiando il porto di Palermo, esattamente come avevano promesso. Con loro, c’è anche il movimento dei Forconi. Nel frattempo, in mattinata si è riunita a palazzo d’ Orleans la delegazione di questi movimenti insieme ai rappresentanti della Regione ed al presidente Lombardo, nella speranza di raggiungere un accordo che possa conciliare le richieste dei manifestanti con le esigenze di una regione ormai in ginocchio per la mancanza di carburante.
Il problema centrale che gli autotrasportatori continuano a sottolineare è proprio quello del carburante. Tante voci, nomi niente: “Noi siciliani siamo raffinatori di petrolio ma paghiamo la benzina molto di più che in Valle d’ Aosta – lamentano con decisione, aggiungendo – questo colpisce tanto noi quanto tutti i rivenditori che dovranno pagare la merce ad un prezzo sempre superiore, visto che lo Stato continua a stabilire rincari sulle accise”.
E se il problema principale è quello, “ce ne sono tanti altri collegati o che riguardano comunque la nostra categoria. Il governo ci ha abbandonati – aggiungono – non come camionisti ma come siciliani. Adesso vogliamo farci sentire perchè siamo stanchi di essere figli sfruttati di una terra sfruttata”. Sono queste le parole accese di chi presidia il porto da quattro giorni.
“Anche i cittadini sono con noi, sia qui in strada quando parliamo per qualche minuto, sia su internet dove la gente di tutta Italia ci sostiene e organizza nuove proteste anche nello Stivale”. In effetti, la cronaca lo conferma. La protesta è arrivata in Calabria, in Basilicata e anche in altre regioni della penisola. Anche sui pochi ma convinti dissensi gli autotrasportatori hanno un’idea precisa: “Chi pensa che ci sostenga un partito non ha capito nulla della nostra protesta, molti di quelli che ci vengono contro lo fanno semplicemente per il puro gusto di farlo”.
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19 Gennaio 2012, 16:20