Palermo

Siccità, l’allarme degli agricoltori: “Il settore sarà in ginocchio”

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01 Ottobre 2024, 11:41

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PALERMO – Siccità, agricoltori e sindacati lanciano l’allarme sul futuro del settore. Inizia la fase della conta dei danni e non ci sono spiragli all’orizzonte, anche e soprattutto alla luce delle proiezioni dell’autorità di bacino sullo stato degli invasi.

Siccità, le parole della Cisl

“I dati emersi ieri nel vertice sulla siccità convocato dal presidente della Regione Siciliana, fotografano una situazione di emergenza, con una grande riduzione, dai 300 milioni del 2023 ai 60 milioni attuali, nella disponibilità di metri cubi d’acqua negli invasi”.

Il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Adolfo Scotti e il segretario generale della Femca Cisl Sicilia, Stefano Trimboli elencano le cifre dell’emergenza, partendo dal volume degli invasi, praticamente a secco.

“Occorre cambiare subito tabella di marcia – continuano – perché entro i prossimi mesi il settore agricolo sarà in ginocchio e il settore idrico si troverà ad affrontare una crisi estremamente grave”.

Le proposte

I rappresentanti sindacali indicano alcuni fra i primi interventi da attuare, quali “l’avvio veloce di un piano immediato di investimenti per le infrastrutture acquedottistiche, fognarie e depurative e al tempo stesso va valorizzato il risparmio idrico, incentivando l’utilizzo di acque reflue depurate”.

“Contemporaneamente – insistono – va portato a compimento il percorso di riforma dei consorzi di bonifica, da tempo richiesto dalla Fai Cisl, per ridare slancio a enti indispensabili per il settore agricolo nell’isola”.

“Serve una strategia d’insieme perché in una situazione difficile come l’attuale, realizzare interventi singoli e slegati fra loro rischia di peggiorare il quadro complessivo – sottolineano La Piana, Scotti e Trimboli – . Ed è chiaro che non si possa prescindere dal coinvolgimento di tutti gli attori sociali e produttivi, per cui la strada da seguire è quella di un confronto urgente e continuo”.

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Diana: “Ridurre i costi dell’energia”

Gerardo Diana, presidente del consorzio Arancia Rosa di Sicilia non ha dubbi: “Il G7 dell’agricoltura e della pesca in Sicilia è stato per gli imprenditori agricoli siciliani un’opportunità per far sentire la nostra voce alla classe dirigente del Paese”.

Ma l’emergenza siccità continua e il rappresentante degli agrumicoltori ricorda che “la siccità non è alle spalle e i tanti problemi di arretratezza e di mancata attenzione nei confronti del settore sono ancora da tutti risolvere e bisogna cominciare a farlo subito”.

“Apprezziamo i bandi messi in campo dal ministero dell’Agricoltura – aggiunge Diana – in tema di sostegno alle leguminose e ai cereali e ci auguriamo di avere presto delle misure tarate sulle difficoltà del settore agrumicolo”.

Ecco la proposta: “Una misura di impatto immediato, che caldeggiamo da tempo, è quella di una riduzione dei costi dell’energia elettrica, sul modello di quanto avvenuto durante l’emergenza Covid e poi, in tema di misure già adottate dal Governo, serve il funzionamento della piattaforma Agricat per ottenere celeri rimborsi”.

“Annullare le cartelle”

Gerardo Diana si complimenta con il nuovo assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, “ma per il presente ci aspettiamo che le quote richieste dai consorzi di bonifica – insiste il presidente del consorzio Arancia Rossa – relative alla manutenzione per opere irrigue e per miglioramento fondiario, siano immediatamente annullate. Attendiamo dal maggio di quest’anno questo provvedimento perché non abbiamo mai usufruito di tali servizi”.

“È evidente che lo  stato attuale degli invasi – conclude Diana – oltre che alla siccità, è  dovuto  al fango accumulato nelle dighe per il  mancato collaudo e l’incuria che ne hanno di molte drammaticamente ridotto  la capienza”.

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01 Ottobre 2024, 11:41

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