09 Maggio 2024, 05:02
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PALERMO – La diga Fanaco è un immenso deserto di argilla, c’è acqua a stento per altri due mesi di razionamenti. Nell’Agrigentino gli agricoltori si contendono le risorse della diga Castello; nel Nisseno gli allevatori temono di dover abbattere gli animali. E ancora, c’è l’incubo delle reti colabrodo e la necessità che gli agrumi riescano a superare l’estate.
La Regione Siciliana, però, ha il suo piano ‘Marshall”, con interventi per 340 milioni di euro, ai quali si sommano le somme stanziate dal commissario nazionale dell’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua. Di cosa si tratta?
“Al di là dello stato di emergenza deliberato lunedì dal Consiglio dei ministri, su nostra richiesta per affrontare gli interventi più urgenti, fin dal mio insediamento abbiamo lavorato, lontano dai riflettori e senza condizionamenti elettorali, per finanziare una quarantina di opere per circa 340 milioni di euro”.
Dalla manutenzione delle condutture, agli impianti di sollevamento, passando dalla sistemazione delle dighe. Il presidente della Regione Renato Schifani conferma a Livesicilia che gli interventi “sono stati già avviati, oltre questi abbiamo già previsto altri lavori, per oltre 200 milioni di euro, che stiamo inserendo nel nuovo Fsc in fase di definizione con il governo nazionale”.
Il governatore conta “di potere ottenere a breve anche il via libera al Piano di interventi per la sicurezza del settore idrico già presentati al ministero delle Infrastrutture: 27 opere per 830 milioni di euro che il commissario nazionale Dell’Acqua ha già collocato tra quelle prioritarie. Un grande programma da oltre un miliardo e 300 milioni di euro, come mai, forse, si era visto in Sicilia”.
In Sicilia, nel 2022, più del 50% dell’acqua immessa nelle condutture si disperde a causa delle reti colabrodo e dei furti, oltre che degli allacci abusivi. Si tratta di un volume di 339,7 milioni di metri cubi, come ha confermato il secondo rapporto Istat sull’acqua.
Per evitare le perdite nelle condotte irrigue, la Regione ha finanziato 20 appalti da circa un milione di euro: la sostituzione di tratti della rete Olivo nel Messinese; la manutenzione degli impianti di sollevamento consortili; la manutenzione straordinaria della rete irrigua Nicoletti; le condotte di Ramacca e Mineo per eliminare le perdite, con due lotti di appalti.
E ancora, finanziata la sostituzione della condotta dei distretti 7 e 8 di Pedalino; l’eliminazione delle perdite idriche a Belpasso, nel Catanese; la Regione ha finanziato nel Messinese gli impianti di Piana Moio, Piano Olive, San Paolo e Zangale, per favorire l’utilizzo irriguo; l’adduttore irriguo Magazzinazzo; l’eliminazione delle perdite idriche della zona Dittaino; l’eliminazione delle perdite delle reti collegate al Gornalunga con l’impermeabilizzazione della ‘vasca di compenso’.
Finanziati anche gli interventi sulle colline di Naro – Furore, con la sostituzione delle condotte secondarie e il ripristino degli impianti; gli impianti dei sub comprensori del Basso Belice; le condotte secondarie della diga san Giovanni; gli impianti irrigui dello Jato e le apparecchiature idrauliche di Trappeto e Partinico. Previsto l’ammodernamento del comprensorio di San Leonardo, per eliminare le perdite e la sostituzione delle condotte.
In programma anche i lavori di ammodernamento di tutte le reti irrigue del comprensorio Cimia – Disueri.
Sono stati finanziati oltre 300 milioni di euro di appalti. Nel consorzio di bonifica di Trapani è previsto l’ammodernamento della rete collegata al bacino Rubino (6,2 milioni di euro); la sostituzione della rete primaria del Rubino (5,2 mln); l’utilizzo irriguo delle acque del Garcia (2 mln); la manutenzione della rete irrigua delle acque del Garcia (2,6 mln).
E ancora, nel Trapanese, la manutenzione della rete del fiume Delia, alimentata dalla diga Trinità (11,5 mln); la rete irrigua della conca del Delia (8,7 mln).
Nel Palermitano è previsto, per il Consorzio di bonifica 2: l’ammodernamento della rete di distribuzione dello Jato (17,2 mln); lavori sulle reti con impianti di sollevamento e distribuzione per 22 milioni di euro.
Con i fondi Fsc 2014 – 2020 sarà migliorata la rete collegata all’adduttore Garcia-Arancio per la produzione di energia idroelettrica (9,8 mln).
Per il Consorzio di bonifica di Enna è prevista la ristrutturazione dell’irrigazione a valle della diga Pozzillo (10,4 mln). A Caltagirone interventi rulla rete irrigua Dittaino (6,5 mln) e ristrutturazione della rete Dittaino-Ogliastro (10,6 mln).
A Ragusa è stato finanziato l’impianto irriguo del comprensorio Scicli e il distretto irriguo Mussillo Castelluccio (2,9 mln di euro). A Catania appalti da quasi 20 milioni di euro per la condotta tra Lentini e contrada Grotte S. Giorgio. Nel Siracusano, Consorzio di bonifica 10, stanziati i fondi per il comprensorio irriguo dell’Area Nord e il telecontrollo (18,8 mln) e la manutenzione della rete di Lentini – Ogliastro danneggiata dalle alluvioni del 2018 (600 mila euro). L’emergenza siccità alla prova degli appalti.
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09 Maggio 2024, 05:02