PALERMO – È corsa contro il tempo per la proroga dello stato di emergenza per la crisi idrica in Sicilia. Il provvedimento deciso dal Consiglio dei ministri lo scorso anno, che in piena emergenza diede il via ad un primo stanziamento di venti milioni di euro, scadrà il 5 maggio e dalla Sicilia arrivano richieste per una proroga del provvedimento. Il primo passo dovrebbe essere fatto dalla Regione con una nuova richiesta al governo nazionale.
Lombardo: “Si rischia il collasso”
“La Sicilia è alle prese con una crisi idrica senza precedenti – dice il deputato di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo -. Interi comparti produttivi rischiano il collasso, l’approvvigionamento idrico per cittadini e imprese è sempre più critico e il nostro equilibrio ambientale è seriamente compromesso”. Sud chiama nord ha depositato una mozione all’Ars per chiedere con urgenza la proroga dello stato d’emergenza, “affinché non si interrompano gli interventi già avviati e si possano attuare nuove misure di contrasto e adattamento”.
Primo firmatario della mozione lo stesso deputato messinese: “Abbiamo il dovere di insistere perché il governo nazionale mantenga lo stato di emergenza attivo in modo da garantire risorse straordinarie e continuità nella gestione di un fenomeno che ormai non è più episodico, ma strutturale”.
La siccità in Sicilia occidentale
La crisi idrica, infatti, preoccupa soprattutto le province di Agrigento, Trapani, Enna e Caltanissetta, territori che vivono un numero di precipitazioni ben al di sotto della media. Per Lombardo “rinunciare allo stato di emergenza significherebbe vanificare gli sforzi finora compiuti ed esporre la Sicilia a rischi ancora maggiori”.
Da Pace appello al governo regionale
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace, agrigentino. Anche lui guarda con preoccupazione al 5 maggio, ultimo giorno in cui sarà in vigore la delibera che ha dichiarato lo stato di emergenza in Sicilia.
“In Sicilia occidentale la situazione relativa all’emergenza idrica e all’approvvigionamento non solo non ha fatto registrare miglioramenti, ma continua, nonostante i numerosi provvedimenti, a destare preoccupazione”, afferma Pace che poi si rivolge al presidente della Regione, Renato Schifani, e all’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo. “Si mettano in campo in campo in tempi utili, assieme ad ulteriori aiuti, i dovuti atti governativi e ogni necessaria iniziativa finalizzata alla proroga dello stato di emergenza”. “Si tratta di un provvedimento indispensabile per i nostri agricoltori, per la tenuta dell’intero comparto e per l’economia di tutto il territorio”, osserva ancora Pace.
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