Nuovo Cinema Pd Sicilia tra accuse e drammi

Sicilia, accuse e drammi: il Pd siciliano esiste ancora?

Insuperabile nella capacità di farsi del male da solo

Il nuovo Cinema Pd in Sicilia ricorda quello vecchio, ma con un salto di specie. Non siamo più soltanto allo ‘spettacolo’ delle roventi accuse, agli insulti, ai duelli. La cronaca politica narra i contorni di una spaccatura senza rimedio. Tanto che la domanda risulta drammatica: esiste ancora il Pd siciliano?

Non è un quesito soltanto da aficionados o da simpatizzanti. Ogni persona che abbia a cuore la democrazia deve affrontarlo con un certo grado di inquietudine.

Il degrado appare inesorabile. Prima, almeno, le anime del partito siciliano, sempre in corrucciata guerra politica, si parlavano, trovavano dei luoghi condivisi, delle camere di compensazione, dei periodi di tregua, e arrivavano a una sintesi. Adesso, non più.

Tra le denunce di brogli, le diserzioni annunciate, le tensioni che contrappongono la segreteria regionale ai deputati dell’Ars, i botta e risposta, emerge il profilo di una comunità costellata di figure autoreferenziali, in ogni fazione, che antepongono la polemica e i risultati personali all’agibilità complessiva.

Il finale della trama sembra scontato: la condanna a una irrilevanza non più recuperabile, mentre, nella platea del cinema, si avverte il rumore dei popcorn sgranocchiati dai dirimpettai del centrodestra.

Una storia vecchia e nuova, intrecciata da catene di errori. Il Partito Democratico dell’Isola sbaglia i candidati, non vince, se non in forma residuale, non riesce a dare segni di vitalità. Ma nella capacità di farsi del male da solo, bisogna riconoscerlo, resta insuperabile.

direttore@livesicilia.it


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