Ast, la gara dello scandalo: il Cga dà ragione all'azienda - Live Sicilia

Ast, la gara dello scandalo: il Cga dà ragione all’azienda

Ribaltata la sentenza del Tar

PALERMO – Sentenza ribaltata. Il Consiglio di giustizia amministrativa dà ragione all’Ast. L’esclusione della ditta “Barone gomme” dalla gara per la fornitura degli pneumatici, a differenza di quanto stabilito in primo grado dal Tar, non fu illegittima.

Nel bando di gara venivano indicati sei marchi. Non c’era quello proposto nell’offerta avanzata da Sebastiano Barone, il quale ha però sostenuto che fosse qualitativamente equivalente agli altri.

Secondo il Cga, però, “il principio dell’equivalenza, presupponendo la corrispondenza delle prestazioni del prodotto offerto rispetto all’originale individuato dalla disciplina di gara, onera comunque l’offerente di fornire la relativa prova”. Cosa che non è avvenuta.

Sebastiano Barone, condannato a pagare le spese legali, non si arrende e chiederà la revocazione della sentenza. Anche e soprattutto sulla base dell’inchiesta penale che nei giorni ha travolto l’Ast. Nelle intercettazioni si faceva riferimento anche a questa gara.

Barone parla di sentenza “ingiusta” che non tiene conto della volontà di “escludere artificiosamente” la sua ditta.

Ad un certo punto Barone, che come sottolineano gli stessi investigatori è stato a lungo il principale fornitore dell’Azienda siciliana dei trasporti, fu tagliato fuori.

Procedure alla mano, secondo il collegio dei giudici amministrativi presieduto da Rosanna De Nictolis (estensore Sara Raffaella Molinaro), l’esclusione della ditta Barone fu legittima.


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