Sicilia, avvocati No Vax e tamponi: giallo dei controlli - Live Sicilia

Sicilia, avvocati No Vax e tamponi: giallo dei controlli

I legali saranno costretti a effettuare, praticamente a giorni alterni, tamponi di controllo
CORONAVIRUS
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PALERMO – Sicilia, iniziano i controlli nei tribunali siciliani ma non in tutte le sedi. In base al nuovo decreto sarà possibile accedere nelle aule di giustizia soltanto con il green pass, ma l’effettiva entrata in vigore delle misure non è ancora certa, come ricorda l’Ordine degli avvocati di Catania.

Le circolari degli avvocati

L’ordine degli avvocati di Catania ha diffuso, dopo le 20.00, una nota su facebook agli iscritti: “La norma – si legge – non appare di chiara lettura ma, secondo quella che, ad oggi, è la prevalente interpretazione, la disposizione sarà efficace da domani, 10 Gennaio 2022. Benché, sino a questo momento, non ci sia pervenuto alcun provvedimento della Procura Generale, è possibile che, da domani mattina, inizino i controlli all’ingresso dei plessi giudiziari”.

Domenico Santoro, presidente dell’ordine degli avvocati di Messina, ha diffuso una circolare annunciando che “i controlli avverranno su disposizione dei capid egli uffici giudiziari agli ingressi, come già accade per i magistrati”. Anche a Siracusa il presidente dell’ordine degli avvocati Carmelo Greco ha diffuso una circolare in cui conferma che le unove disposizioni saranno pienamente operative dal 10 gennaio. E ancora: “Pur comprendendo – aggiunge Greco – i gravi disagi connessi alla mancata previsione normativa di una tempistica piu adeguata per l’entrata in vigore della norma e delle possibili criticita organizzative a cio connesse, invitiamo tutti gli Iscritti a prendere visione delle disposizioni di cui al succitato D.L., che alleghiamo alla presente, ed a munirsi della relativa certificazione necessaria per accedere al Palazzo di Giustizia”.

Cosa dice il decreto

Non solo i magistrati, anche gli avvocati non potranno più accedere agli uffici giudiziari senza green pass. E’ una delle novità contenute nel decreto sulle misure per contrastare il Covid appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L’obbligo di esibire la certificazione verde, si legge nel provvedimento, è esteso anche “ai difensori, ai consulenti, ai periti e agli altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia”.

La disposizione non si applica invece “ai testimoni e alle parti del processo”. E l’assenza del difensore conseguente al mancato possesso del green pass, viene precisato, “non costituisce impossibilità di comparire per legittimo impedimento”.

L’interpretazione

Sotto accusa l’art. 3 del DL 7.1.2022 n. 1.
Il comma 1bis che viene aggiunto all’art. 9 bis del DL 52/2021, prevede che l’accesso ai “seguenti servizi e attività, nell’ambito del territorio nazionale”, è consentito con la certificazione verde:
dal 20.1.22 per le lettere A) (servizi alla persona) e C) (colloqui visivi in presenza e in presenza con detenuti e internati);
mentre dal 1° febbraio 2022, l’accesso con certificazione verde base è consentito per i difensori, consulenti, periti e gli altri ausiliari del magistrato ausiliari all’amministrazione della giustizia, in quanto svolgono servizi che garantiscono il “soddisfacimento di esigenze essenziali”, fra i quali rientrano come chiaramente espresso nel comma 1bis quelle della giustizia.
Ed infatti, ai sensi del medesimo art. 3, comma 1, lettera b), un eventuale diverso accesso per i servizi “necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona” verrà individuato con apposito decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa col Ministro della Giustizia, da emanare entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.
In definitiva, per il momento, dalla lettura dell’ultimo decreto legge, agli avvocati che vorranno accedere al palazzo di Giustizia dal 1° febbraio 2022, potrà essere chiesta la verifica del possesso della certificazione verde base, fatto salvo un’eventuale esclusione da parte di un’emanando decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa col ministro della Giustizia, chiamato ad individuare i servizi essenziali e primari, non sottoponibili a limitazione alcuna.
Mentre, per accedere agli istituti di detenzione e internamento, la data del possesso del certificato verde è anticipata al 20.1.22


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