Sicilia, il pasticcio del Centro direzionale: la Regione ha sbagliato

Il pasticcio del Centro direzionale: la Regione ha sbagliato

Il Cga boccia l'esclusione di tre studi di progettazione per un presunto conflitto di interessi

PALERMO – Che la gara per il Centro direzionale della Regione siciliana fosse un pasticcio era chiaro fin dall’inizio. Ora si fatica a intravedere una via di uscita senza dovere mettere mano al portafogli.

Il Consiglio di giustizia amministrativa con tre sentenze fotocopia del 15 giugno scorso (presidente Rosanna De Nictolis, Antonino Caleca consigliere estensore) ha respinto il ricorso della Regione, confermando il giudizio del Tar e dando ragione ai tre studi di progettazione esclusi per un presunto conflitto di interesse.

Il faraonico progetto da 425 milioni di euro prevede di accorpare gli uffici regionali in via Ugo La Malfa. Per il primo classificato era previsto un premio di 500 mila euro e di 200 mila ciascuno per i successivi quattro in graduatoria.

Leclercq Associès (1° classificato), Rudy Ricciotti (2° classificato) e Xaveer De Geyter Architects (4° classificato) non dovevano essere esclusi. Le loro dichiarazioni sull’assenza di profili di conflitto di interesse erano veritiere.

In particolare, ai vincitori Lecrercq Associés venivano contestato di avere omesso i pregressi rapporti di collaborazione con il presidente della commissione di gara, Marc Mimram. Rapporti che ci sono stati, ma risalgono nel tempo. E si tratta di rapporti che non inficiano la regolarità della gara.

“L’operatore economico che partecipa ad una pubblica gara non può essere chiamato, di volta in volta, a scrutinare, senza limiti di tempo, il proprio passato alla ricerca di fatti e rapporti che un generico obbligo di lealtà imporrebbe di dichiarare alla stazione appaltante – si legge nella sentenza del Cga – conseguendone la sua immediata estromissione anche a seguito dell’omessa indicazione di una circostanza fattuale non incidente sulle valutazioni operate dalla stazione appaltante”.

Dunque il Cga conferma la sentenza del Tar. Dopo i servizi su “Striscia la notizia” e sulla stampa siciliana, la Regione annullò la gara per il il centro direzionale. I provvedimenti impugnati, secondo i giudici amministrativi, “non delineano in alcun modo la sussistenza di un rapporto di collaborazione stabile e abituale” tra la commissione di gara e gli studi di architettura.


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