Sicilia e-Servizi: “Notizie incomplete | Con Ingroia enormi risparmi

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14 Settembre 2015, 13:44

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Sicilia e-Servizi, relativa all’articolo pubblicato da Livesicilia sugli enti “risorti”.

Niente da fare. Con puntualità svizzera, nonostante siamo in Sicilia, Accursio Sabella riporta sempre le stesse notizie incomplete su Sicilia E-servizi e noi, dunque, siamo pronti per l’ennesima volta a colmare i suoi vuoti di memoria. Sicilia E-Servizi doveva essere liquidata ma se questo non è avvenuto un motivo ci sarà. Evidentemente i dipendenti informatici della Regione Sicilia non possedevano il know how per poter gestire i servizi informatici affidati al socio privato. Fu esclusivamente questo il motivo per cui si ricorse alla loro assunzione. Per quanto riguarda la Corte dei Conti si dimentica sempre di aggiungere che un Pm (uno solo) non solo ha aperto un’indagine contro il vertice di Sicilia E- Servizi e Crocetta, ma anche contro l’avvocatura distrettuale dello stato che aveva dato parere favorevole alle assunzioni. Insomma: uno contro tutti. Aggiungiamo, per l’ennesima volta, che la Procura di Palermo aveva chiesto l’ archiviazione dell’indagine sulle assunzioni e che solo un gip solerte ha chiesto un supplemento di indagine. Aggiungiamo, inoltre, che le uniche sentenze già emanate vanno nella direzione opposta alle richieste della Corte dei Conti e hanno stabilito, sia pure solo in primo grado, l’assunzione a tempo indeterminato di alcuni lavoratori provenienti dall’ex socio privato. E ricordiamo infine, che non fa mai male, che con la nuova gestione della società si è consentito ai cittadini siciliani di risparmiare una cifra media di circa 30 milioni di euro l’anno grazie ai tagli effettuati da Antonio Ingroia il quale, sugli sprechi delle passate gestioni, ha già sporto denuncia alla Procura di Palermo.

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Prendiamo atto della puntuale replica di Sicilia e-Servizi. Ma questa volta, visto che si parla di difetti di memoria, vogliamo ricordare che la Procura della Corte dei conti, a proposito delle assunzioni, ha parlato di “delibera mai vista in tanti anni di lavoro”. In riferimento alla decisione di non internalizzare il servizio ha parlato di abbandono, da parte del governo, di una “scelta di legalità”. A proposito delle professionalità assenti alla Regione, ricordiamo allora le parole del Procuratore Albo: “Tra gli assunti anche commis di cucina, rangers e titolari di punti vendita Calzedonia”. Questo abbiamo raccontato, ovviamente in attesa che i fatti giungano a una pronuncia definitiva, nell’uno o nell’altro senso. Apprendiamo però con stupore che la società guidata dall’ex magistrato Antonio Ingroia critichi la “solerzia” di un giudice. Dal canto nostro ci limitiamo a ricordare che persino assessori della giunta e dirigenti della Regione, come emerge dalle carte, si erano detti contrari a un’operazione finita poi sotto la lente dei magistrati contabili e non solo. Sui risparmi cui fa riferimento la società, qualora rispondessero al vero, potremo invece solo dirci soddisfatti.

Cordiali saluti.

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14 Settembre 2015, 13:44

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