05 Novembre 2009, 17:51
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Crisi nera per l’economia siciliana nel 2009, ma l’occupazione non crolla. “Nel primo semestre 209 si è aggravata in Sicilia la fase recessiva che aveva contraddistinto l’anno precedente”. Sintetizza così la situazione il rapporto della Banca d’Italia sull’economia della Sicilia nel primo semestre del 2009, presentato oggi pomeriggio a Palazzo dei Normanni nell’ambito delle Giornate dell’economia organizzate da Fondazioen Curella e Diste. Gli indicatori economici sono tutti negativi. Particolarmente colpito il settore delle costruzioni. In calo i flussi turistici dall’estero, a fronte di uan ripresa degli arrivi dall’Italia. Rilevante flessione per le esportazioni, mentre l’occupazione si è ridotta ma non in grande misura, con emorragie di posti di lavoro soprattutto nell’industria e nelle costruzioni.
Costruzioni al tappeto
Il comparto delle costruzioni è il più colpito dalla crisi in Sicilia nel primo semestre del 2009. Bankitalia rivela che “nel primo semestre 2009 il numero di ore lavorate denunciate alle casse edili è diminuito di oltre il 15 per cento, rispetto ai primi sei mesi del 2008; nello stesso periodo gli occupati sono diminuiti del 12,9 per cento. Nei primi otto mesi dell’anno le ore di Cig sono più che raddoppiate”. Sul fronte del mercato residenziale nel primo semestre l’indice dei prezzi delle abitazioni è aumentato in Sicilia dell’1,4 per cento rispetto alle quotazioni di fine 2008, mentre nell’intero anno precedente la crescita era stata del 5 per cento. “In base ai dati dell’Agenzia del territorio – si legge – è ulteriormente calato il numero di compravendite di immobili a uso residenziale del 17,2 per cento, rispetto al decremento dell’11,7 per cento nell’intero 2008. Bankitalia ha condotto un’indagine su un campione di imprese edili
siciliane, dalla quale emerge che oltre la metà delle imprese edili con almeno 20 dipendenti “si attende un calo del valore della produzione nella media del 2009; meno del 20 per cento delle imprese stima un aumento”.
Turismo in calo
Ancora una flessione per il turismo siciliano, per il quale non si arresta il trend negativo. Ciò malgrado, buone notizie arrivano dagli arrivi di visitatori italiani, che ricominciano a crescere. Nel suo rapportoBankitalia riporta i dati provvisori forniti dall’Osservatorio turistico della Regione, secondo i quali nei primi sei mesi si sono ridotti sia gli arrivi sia le presenze turistiche: -3,5 e -2,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. Il calo, però, è più contenuto rispetto a quello dell’anno scorso. Ciò si deve anche all’aumento (6,2%) delle presenze. ‘La riduzione dei flussi turistici – si legge nel rapporto di Bankitalia – ha interessato esclusivamente gli stranieri, diminuiti dell’8,5 per cento in termini di arrivi e dell’11,1 per cento per numero di pernottamenti”. Stazionario il numero dei passeggeri nei
tre principali aeroporti siciliani, con una dinamica negativa per i voli internazionali.
L’occupazione tiene grazie ai servizi
Lieve calo nel mercato del lavoro in Sicilia nei primi sei mesi del 2009. Il rapporto della Banca d’Italia parla di un calo dello 0,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un calo molto più contenuto rispetto alla media nazionale (-1,2%) e del Mezzogiorno (-3%). “Il risultato complessivo — scrive Bankitalia – è dovuto a un aumento del 3,5 per cento dell’occupazione nei servizi diversi dalla distribuzione a fronte di una diminuzione in tutti gli altri settori principali”. Falcidiati i posti di lavoro nell’industria (-7,6 per cento) e nelle costruzioni (-12,9%). E’ lievemente cresciuto il tasso di occupazione femminile ed è diminuito il numero di persone in cerca di occupazione. Il tasso di disoccupazione è lievemente diminuito (-0,1 punti), attestandosi al 14 per cento, ancora una volta il più
elevato tra le regioni italiane. Nei primi otto mesi del 2009 il numero di Cassa integrazione guadagni si è quadruplicato rispetto all’anno precedente. Gli ammortizzatori sociali in deroga, in base a informazioni di Italia Lavoro, nei primi nove mesi dell’anno sono stati concessi a 2.051 lavoratori, con un incremento pari al 48,7 per cento rispetto al 2008.
Imprese aspettano ripresa a marzo
Nei primi nove mesi del 2009 oltre il 40 per cento delle imprese in Sicilia ha registrato una flessione del fatturato e solo una su quattro ha riscontrato un aumento. Il dato emerge dal sondaggio congiunturale condotto tra fine settembre e metà ottobre dalle filiali della Banca d’Italia ed è riportato nel rapporto sull’economia siciliana presentato
oggi da Bankitalia nell’ambito delle Giornate dell’economia del Mezzogiorno. Rispetto allo stesso periodo del 2008, il grado di utilizzo degli impianti si è ridotto, da gennaio a settembre, di 2,7 punti, al 66,9 per cento. Per il quarto trimestre, si legge nel rapporto, “gli imprenditori intervistati si attendono una sostanziale stabilizzazione dei livelli produttivi”. Ci sono prospettive di miglioramento della domanda “in riferimento al marzo 2010, periodo per il quale il 40 per cento circa delle imprese industriali si attende una ripresa degli ordini, contro un terzo circa che prevede una stagnazione e un quarto che ritiene possa proseguire ‘andamento flettente”.
Crolla l’export
Il sondaggio di Bankitalia rivela che “le imprese esportatrici hanno registrato un andamento meno negativo nei mercati esteri rispetto a quello interno”. I dati dell’export siciliano, però, sono fortemente negativi. Nel primo semestre dell’anno si registra un crollo del 43% rispetto allo stesso periodo del 2008. La Sicilia fa peggio della media
nazionale (-24,2%) e del Sud (-35). L’export cala in tuti settori, compresi i prodotti petroliferi raffinati (-45,3%). Crollo per i mezzi di trasporto (-78,8%) dovuto alla crisi del comparto navale.
Credito difficile
Per imprese e famiglie è sempre più difficile accedere al credito in Sicilia per via della recessione e dei criteri più rigidi imposti da banche e società finanziarie. Secondo la Banca d’Italia, nella prima metà del 2009 “é proseguito il rallentamento dei prestiti bancari alla clientela iniziato nel 2007”. Il tasso di crescita dei finanziamenti bancari è sceso, tra dicembre 2008 e giugno 2009, dal 5,6 al 3,4 per cento su base annua. I finanziamenti alle imprese sono aumentati del 2,2 per cento contro il 5 per cento di fine 2008. Secondo un sondaggio di Bankitalia su un campione di un centinaio di imprese siciliane con più di 20 addetti, tra la fine di settembre e metà ottobre: il 23,9 per cento delle aziende industriali e di servizi ha registrato un inasprimento delle condizioni complessive di indebitamento con le banche. (era il 40 per cento nel 2008). I prestiti alle famiglie consumatrici sono aumentati del 3,1 per cento (6,2 a dicembre); in rallentamento è risultato il credito al consumo (5,9 per cento rispetto al 9,2 di dicembre). I flussi di credito alle
famiglie consumatrici per l’acquisto di abitazioni si sono ridotti nel primo semestre 2009 del -23 per cento. Peggiorata la qualità del credito. Il flusso di nuove sofferenze è cresciuto dell’1,8 per cento.
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