10 Ottobre 2021, 05:02
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PALERMO – Tentata corruzione alla Regione, ci sono chat che scottano nel sistema denunciato dall’assessore Manlio Messina, FdI e dal suo braccio destro Raoul Russo.
Chat di cui LiveSicilia è venuta in possesso. Dialoghi su telegram che confermano quanto prima era stato promesso soltanto verbalmente: una tangente da 50mila euro. Le conversazioni dovevano autodistruggersi su telegram, ma Raoul Russo insieme a Manlio Messina hanno fatto gli screenshot.
Come già anticipato, si tratta di una figlia della Palermo bene LEGGI, musicista e candidata alle elezioni comunali. Cognome altisonante, è lei a tenere i contatti con Roul Russo per veicolare i 50mila euro da destinare all’assessore o al partito, in cambio dell’approvazione di un progetto sponsorizzato dalla Regione.
“I progetti – dice la centrista – come M. sa, sono due”. Chi è il M. che sarebbe a conoscenza dei due progetti, dei quali uno contenente il trucchetto per creare una tangente? L’intermediaria spiega subito il meccanismo alla base dei progetti: “Uno che costa 50mila euro in meno e quello che ti ha mandato L., che costa 50mila euro in più dei costi reali”. Un sovrapprezzo per ricavare la tangente. Ma non basta. La musicista di centro continua la “sviolinata” e parla di un “gruppo” di sostenitori di Fratelli d’Italia, elencando il nome di una società, Roma S., e di due personaggi, Morricone (ma potrebbe esserci un errore di scrittura nelle due “r”). e R.. Nella chat successiva entra nei particolari spiegando che la strategia della tangente era “per sostenere” Fratelli d’Italia e specifica che “mette a disposizione 50mila euro per chiunque vogliate voi”.
Un “plus di regalo” nei confronti dell’assessore responsabile del dipartimento che erogava i fondi. “Tu – insiste l’intermediaria – puoi gestire questo plus a tuo piacimento”. Una strategia suggerita “da personaggi romani, per sostenere Fratelli d’Italia in Sicilia, ma noi non c’entriamo”, dice.
Raoul Russo è irremovibile. “Non so chi siano – risponde – non sono accettabili sostegni né dialoghi su queste cose neanche lontanamente ipotizzabili, non vi è nulla da discutere”.
La centrista rilancia: “Aiutare una forza politica in cui si ha fede non è inaccettabile, vorrà dire che lo faranno in forma palese e con tanto di fattura”. Propone quindi, una tangente fatturata.
“Io sono solo un ambasciatore della cosa”, sottolinea l’intermediaria, che conferma il proprio ruolo nella tentata corruzione. Ma Russo controbatte: “Non voglio saperne nulla”. La centrista prova a rilanciare il “programma normale”, senza tangente, ma ottiene un nuovo rifiuto: “Non credo ci sia molto da dire”.
Il padre dell’ambasciatrice, ovvero dell’intermediaria della tangente, non resta a guardare, dopo che Raoul Russo, per conto di Manlio Messina, va a denunciare tutto ai carabinieri ad aprile 2021. Ha un cognome importante, non la prende bene. Manlio si è comportato male.
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10 Ottobre 2021, 05:02
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