31 Luglio 2021, 10:53
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PALERMO- Il calcolo era, come abbiamo scritto, per difetto. La variante Delta in Sicilia esplode: non è al settanta per cento dei tamponi sequenziati, ma si diffonde molto di più. Siamo al novantatré per cento, anche se si tratta del calcolo di un giorno che resta, tuttavia, indicativo.
E’ il dato di un maxi-rilevamento del 20 luglio scorso, un esame specifico a livello nazionale e regionale. Il risultato è lampante: la variante Delta, a livello nazionale, è al 98,4, in Sicilia al 93,1 per cento: 134 tamponi su 144 sequenziati. La ricerca è stata coordinata dal gruppo della professoressa Francesca di Gaudio che già aveva riferito a LiveSicilia.it la preoccupazione per la crescita della variante ex indiana.
“Ci sono mutazioni meno note che però esistono – ha detto la professoressa – e che seguiamo con molta attenzione. Tra queste, potrebbe esserci la variante dominante del futuro, ancora un’incognita. Dobbiamo essere più veloci del Covid e delle sue mutazioni, vaccinandoci e impedendogli di trovare ospiti accoglienti. Sì, il vaccino è la prima arma. Ed è fondamentale monitorare la vaccinazione con i dosaggi anticorpali, come sarà importante la terza dose, a cominciare dal personale sanitario”.
L’appello al vaccino viene reiterato: “Solo così possiamo limitare la circolazione del Covid – dice ancora la professoressa di Gaudio -. Devo dire che in questo momento c’è molta preoccupazione: agosto è un mese che ci spaventa”. I ricoveri, anche in Sicilia, sono in crescita. Gli ospedali continuano a riempiersi di positivi non vaccinati.
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31 Luglio 2021, 10:53