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Sicilia, i piccoli musei comunali entrano in rete: l’iniziativa dell’Anci

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20 Novembre 2024, 19:27

4 min di lettura

PALERMO – In Sicilia i piccoli musei comunali entrano in rete. Gioielli che hanno saputo conservare e raccontano la storia e l’identità dei territori adesso possono guardare sempre di più ad un futuro di turismo culturale che possa animare itinerari fuoriporta lontani dalle grandi città congestionate.

Esperienze ricche di grande significato fuori dai circuiti di overtourism, quelle che il turismo di nicchia, grazie alle nuove tecnologie, inizia a preferire.

Sicilia, i piccoli musei comunali entrano in rete

Per scoprire borghi, musei e collezioni, numeri alla mano, basta andare sul portale che l’Anci Sicilia ha dedicato al fenomeno della cultura sommersa, musei-sicilia.it, grazie ad un bando nazionale dell’ Università La Sapienza su fondi Pnrr.

L’ iniziativa, partita ad ottobre si allarga velocemente a macchia d’olio, e coinvolge già adesso mentre ne scriviamo, 183 borghi di Sicilia ospitati in oltre 88 micro strutture museali ma anche in palazzi comunali di pregio storico, che raccontano moltissime storie ,le più disparate ed espongono in alcuni casi tesori mai visti.

Viaggio nell’isola


È un viaggio dell’ isola davvero insolito, spesso animato da figure di nobili o intellettuali locali che giravano il mondo e raccoglievano oggetti di valore: degli strumenti musicali ai merletti e ricami tipici, dagli abiti d’ epoca ai giocattoli, agli strumenti ed attrezzi della vita dei campi.

Musei che testimoniano, insomma, quello che eravamo e da dove veniamo: gli anni dell’ emigrazione siciliana oltreoceano con documenti eccezionali, collezioni di oggetti della cultura silvo-pastorale che della durezza della vita dei campi, la lunga avventura dell’ archeologia minore in Sicilia con i protagonisti, studiosi locali a volte non valorizzati, collezionisti di pietre preziose, uccelli e conchiglie, ceramica, auto da corsa, oggetti liberty e ovviamente libri ed opere d’ arte di ogni epoca, dalla preistoria al contemporaneo tra sacro e profano.

Intanto, è partita la prima campagna di comunicazione sui canali del portale musei-sicilia.it, e su quello di Anci Sicilia per la diffusione di contenuti, immagini e video anche attraverso i social Facebook e Instagram. I primi protagonisti della nuova campagna di comunicazione in rete saranno il museo degli strumenti musicali di Alcamo e l’Ecomuseo Labiri di Oliveri, poi si proseguirà con il MA.FRA di Francavilla di Sicilia, il Museo civico polivalente di Mistretta, lo Spazio LOC e Pinacoteca di Capo d’Orlando e il Museo civico “Sebastiano Guzzone” di Militello in Val di Catania. Tutte realtà poco o affatto conosciute dal pubblico dei siciliani stessi.

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Le parole di Amenta e Alvano


“Il museo va considerato come un luogo aperto di informazione e di promozione culturale all’interno del comune – spiegano il presidente Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’ANCI Sicilia – una porta di accesso non solo alle informazioni di carattere culturale ma anche a quelle legate alla tradizione enogastronomica; una vera e propria “vetrina” delle eccellenze del territorio .Ci aspettiamo in tempi rapidi che la rete cresca – continua Alvano –e nasca un effetto moltiplicatore sul territorio che possa portare il turismo di qualità nei piccoli centri”.

Gli obiettivi sono molteplici – dal turismo alla formazione degli operatori comunali addetti ai musei, all’ organizzazione di fruizione che può vedere piccoli centri limitrofi collaborare insieme, sviluppare servizi di accesso per i disabili, attività culturali perle famiglie, creando piccoli poli cultuali.

A garanzia della buona riuscita del progetto – conclude – c’è Anci Sicilia, che lavora a stretto contatto con i sindaci, che già in molti casi gestiscono le strutture comunali non senza difficoltà.

Il portale


Scorrendo dal portale l’elenco dei musei per provincia, risaltano subito gli esempi più virtuosi, quelli che sono riusciti a creare sino a nove piccole realtà museali: sono Ficarra sui Nebrodi, Chiaramonte Gulfi nel Ragusano e Montedoro, piccolo centro nisseno.

Sono singole collezioni che raccontano passato ed identità locali attraverso allestimenti suggestivi spesso all’interno dello stesso museo civico, oppure musei diffusi sul territorio, con itinerari naturalisti o geologici open air.

Tra le curiosità, sorprende il piccolo centro di Lercara Friddi nel palermitano con sei piccoli musei che vanno dalla storia delle Zolfare sino a quella di Frank Sinatra, oppure Vittoria nel ragusano ed Ucria nel messinese con cinque realtà museali ed ancora Oliveri, Troina, Gangi e Canicattini Bagni con quattro.

Perché per attrarre turismo e cultura, non è solo questione di quantità, ma piuttosto di capacità di raccontare se stessi, fornire servizi di qualità al visitatore.

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20 Novembre 2024, 19:27

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