10 Novembre 2011, 17:40
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Oltre ai 248mila disoccupati ufficiali in Sicilia, ce ne sono altri 326 mila nascosti. Il dato è emerso durante il seminario “Dopo il Rapporto Svimez 2011: riflessioni su emergenze e potenzialità per la ripresa del Mezzogiorno” nell’ambito delle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno, a Palazzo Steri. La realtà dell’occupazione, infatti, è molto più complicata di quanto farebbero intendere i dati ufficiali: nel 2010, se consideriamo anche coloro che “pur non facendo azioni dirette di ricerca di occupazione sono disponibili a lavorare”, il tasso di disoccupazione corretto dell’isola sarebbe più che raddoppiato, passano dal 14,7% ufficiale al 28,9%. In questo modo in valori assoluti i disoccupati siciliani schizzerebbero a 582mila.
Sempre a livello regionale, deve far riflettere che l’occupazione standard interessa soltanto poco più di una persona su 4 in età da lavoro (27,4%). In questo contesto, la situazione giovanile e femminile assume connotati tragici: nel 2010 il tasso di occupazione di giovani (età 15-34 anni) è sceso nel Mezzogiorno al 39,9%, in Sicilia al 38,8% (contro una media nazionale del 52%). Dal 2008 al 2010 infatti le perdite di occupazione si sono concentrate nella componente giovanile, tenendo invece oltre i 35 anni (nel 2010 in Sicilia + 0,7%, più del doppio della media del Mezzogiorno, +0,3%). In più, solo una giovane donna su cinque in Sicilia lavora: qui il tasso nel 2010 si è inchiodato al 20,6%, tre punti più basso della media meridionale (23%), e 18 punti al di sotto della media nazionale, già di per sé preoccupante.
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10 Novembre 2011, 17:40